È dello scorso anno il provvedimento con il quale l’Agenzia delle Entrate ha previsto per il contribuente la possibilità di affidare ad una persona di fiducia diversa da un familiare l’utilizzo, per suo conto, dei servizi on line dell’Agenzia delle Entrate (n. 173217 del 19.05.2022).
“ANC” spiega il Presidente dell’Associazione Nazionale Commercialisti Marco Cuchel “non aveva mancato di esprimere la sua contrarietà nei confronti di una misura che di fatto rischia di regolamentare situazioni che invece dovrebbero essere oggetto di contrasto da parte dell’Amministrazione finanziaria quali l’esercizio abusivo della professione e irregolarità fiscali dovute alla non fatturazione di prestazioni professionali”.
L’Amministrazione finanziaria non ha ritenuto evidentemente di fare una riflessione su questo e di valutare magari scelte diverse se, a distanza di un anno, non solo ha deciso di confermare l’impianto della delega conferibile a persona di fiducia con un provvedimento ad hoc (n. 130859 del 17.04.2023), ma ha ritenuto anche di semplificarne ulteriormente la procedura per la richiesta contemplando una normale delega, nonostante la persona di fiducia è previsto che sia munita di procura speciale ai sensi dell’art. 63 del decreto del Presidente della Repubblica n. 600 del 29.09.1973.
Non è secondario evidenziare che l’operatività della persona di fiducia pone anche una serie di interrogativi sul fronte delle responsabilità riguardanti sia le sanzioni per eventuali errori sia la sicurezza dei dati e quindi il rispetto della privacy. Diversamente infatti dal professionista intermediario, per il quale entrambi gli aspetti sono regolamentati, nel caso della persona di fiducia le responsabilità restano indefinite.
“Il problema di fondo” spiega il Presidente Cuchel “è l’idea, purtroppo diffusa in molti altri ambiti e non solo in quello fiscale, è che tutti siano in grado di fare tutto, indipendentemente da competenza e preparazione, quando invece la realtà dei fatti non è così, come sanno bene i cittadini contribuenti e le imprese che hanno a che fare ogni giorno con il sistema fiscale del paese, un rompicapo per gli stessi addetti ai lavori, dove la semplificazione è la grande assente”.
Disintermediare per semplificare questa la grande illusione, che continua purtroppo ad essere alimentata dall’Amministrazione finanziaria e spesso dallo stesso Legislatore, quando invece il lavoro dei professionisti economici è fondamentale per il funzionamento del sistema fiscale e lo è ancor di più se si vuole perseguire seriamente l’obiettivo di semplificarlo.