#AveteISAgerato

Presidio presso il MEF il prossimo 1° ottobre a Roma dalle 11:00 alle 14:00 Appuntamento per i commercialisti il prossimo 1° ottobre a Roma,  davanti alla sede del MEF per il presidio per manifestare contro  l’applicazione degli ISA per l’anno d’imposta 2018. In occasione della proclamata astensione, che riguarda l’invio dei modelli F24 dei commercialisti e
Presidio presso il MEF il prossimo 1° ottobre a Roma dalle 11:00 alle 14:00

Appuntamento per i commercialisti il prossimo 1° ottobre a Roma,  davanti alla sede del MEF per il presidio per manifestare contro  l’applicazione degli ISA per l’anno d’imposta 2018.

In occasione della proclamata astensione, che riguarda l’invio dei modelli F24 dei commercialisti e la presenza alle udienze presso le commissioni tributarie provinciali e regionali, la categoria torna a chiedere la disapplicazione degli indici di affidabilità fiscale (ISA) per l’anno d’imposta 2018 e rivendica il diritto di essere ascoltata sulla situazione di caos che l’introduzione del nuovo sistema ha generato.  

 

In questi mesi, spiegano le Associazioni nazionali promotrici della protesta, abbiamo cercato invano di ottenere risposte da parte del Governo e delle Istituzioni alle gravi criticità che caratterizzano gli ISA e che si ripercuotono negativamente sui contribuenti. Abbiamo avuto, anche in questa circostanza, un atteggiamento propositivo cercando di individuare e proporre soluzioni per arginare, almeno in parte, le evidenti storture di un sistema sulla cui inadeguatezza non si può continuare a far finta di niente. 

 

Dopo la conferenza stampa del 23 settembre scorso, tenuta alla Camera dei Deputati, successiva alla proclamazione dello sciopero, non è seguita alcuna interlocuzione con il MEF e la risposta del Sottosegretario Baretta al question time in Commissione Finanze della Camera è stata fonte di delusione e amarezza.

 

Si è reso quindi necessario per la categoria dare un segnale forte.

 

Presidio  prossimo 1° ottobre a Roma

dalle 11:00 alle 14:00

#aveteISAgerato

 

 

 

Questo  è l’ennesimo appello che i commercialisti lanciano al Ministro dell’Economia perché presti finalmente ascolto e attenzione al loro disagio e a quello di milioni di contribuenti.