FederAnziani premia i medici di famiglia, Scotti (FIMMG): “Per noi vale più di tutto”

Per il presidente dell'associazione dei medici di medicina generale, "preoccupa lo scollamento tra il sistema di palazzo e la società reale"

«Questo riconoscimento mi onora, e onora le migliaia di medici di medicina generale che nel corso della varie ondate della pandemia hanno messo a rischio la propria vita, e in molti purtroppo sono deceduti, per onorare il rapporto di fiducia con i propri assistiti, soprattutto fragili e anziani». Queste le parole usate dal segretario generale FIMMG Silvestro Scotti a margine della cerimonia di premiazione organizzata da Senior Italia FederAnziani in vista della festa dei nonni. Anche quest’anno infatti FederAnziani ha inteso attribuire un premio per valorizzare non solo il ruolo degli anziani, ma anche il legame tra le generazioni. Il premio del 2021 è stato simbolicamente consegnato dal presidente Roberto Messina nelle mani di Silvestro Scotti “per l’impegno profuso dai medici di medicina generale nei mesi della pandemia a supporto della popolazione anziana e fragile”.

«Per tutti noi – ha ribadito il segretario generale FIMMG – questo riconoscimento ha un valore inestimabile, perché ci arriva dai nostri assistiti, da chi realmente affida a noi la propria salute. Non è un premio di palazzo, bensì la cartina di tornasole del nostro impegno quotidiano».

Il riconoscimento ricevuto oggi da FIMMG conferma i dati di gradimento (oltre il 90%) che la popolazione più anziana ha espresso anche quest’anno all’esito di un sondaggio sull’operato dei medici di famiglia. «Ci lascia perlomeno “perplessi”, e dovrebbe far molto pensare – ha concluso Scotti -, lo scollamento che ormai esiste tra quello che potremmo definire “un sistema di palazzo e di politiche regionali”, che svilisce la nostra professionalità e mortifica il nostro operato, e la società reale, che ha scelto di premiarci verificando nei fatti il nostro lavoro. Si potrebbe quasi credere che dietro alcuni atteggiamenti funzionariali si insinui la volontà di comprimere il diritto alla salute dei cittadini garantito dall’articolo 32 della Costituzione per virare verso altri sistemi».

Scotti ha infine sottolineato la sensibilità politica della vicepresidente del Senato Paola Taverna che, con la sua presenza e sostegno ai premiati, ha ancora una volta riconosciuto l’impegno messo in campo dalla medicina generale.