“Con l’invio dell’Atto di Indirizzo per l’ACN della medicina generale alla Presidenza del Consiglio, per i pareri del Ministero della Salute e del Mef, inizia un percorso che potrà essere utile in primo luogo per la tutela della salute dei cittadini, ma più in generale per la tenuta del Servizio sanitario nazionale in un momento estremamente complesso”.
Silvestro Scotti, segretario generale Fimmg, insieme a tutta la Segreteria nazionale Fimmg oggi riunita, commenta con favore la prontezza mostrata dal Presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, e dal Presidente del Comitato di Settore Regioni-Sanità, Davide Caparini, nel rispondere all’appello lanciato da Fimmg per la pubblicazione dell’Atto di Indirizzo legato al rinnovo del contratto per il triennio 2019 – 2021.
Atto che necessita ora, auspica Scotti “di una rapida approvazione degli organi di Governo e la conseguente azione di SISAC per la calendarizzazione e l’inizio della trattativa. Trattativa che speriamo sia quanto più possibile rapida e costruttiva, nell’interesse dei cittadini, che hanno quanto mai bisogno di una medicina generale ancora più efficace, attrezzata e capillare, e dei medici, se sarà possibile inserire nella discussione meccanismi di semplificazione burocratica e di recupero del tempo di cura”.
L’adozione dell’Atto di Indirizzo da parte del Comitato di settore dà via libera alla definizione di un contratto già scaduto e solo la sua conclusione consentirà di accelerare sul necessario processo di evoluzione della medicina generale che Fimmg sostiene da tempo e che contribuirà all’attuazione di una riforma del territorio coerente con le aspettative dei medici e con la necessità di assistenza dei cittadini.
Nel ribadire l’importanza del passo in avanti fatto con la pubblicazione dell’Atto di Indirizzo, Silvestro Scotti sottolinea come questo passaggio consente oggi di guardare con una minore preoccupazione al futuro contrattuale della Medicina Generale composta da medici convenzionati con il Servizio sanitario nazionale.
La Segreteria nazionale Fimmg si mantiene, nella consapevolezza che i problemi da superare per sostenere la medicina generale sono ancora enormi, in convocazione permanente, potendo rispondere con urgenza e prontezza ad ulteriori ritardi e a mancate risposte a tutte le problematiche denunciate negli ultimi mesi.
In particolare, la Segreteria Nazionale Fimmg sul tema della carenza dei medici di medicina generale ricorda alle Regioni e al Governo che la normativa prevede entro la fine di febbraio 2023 la pubblicazione dei bandi regionali 2023-2026 per il Corso di Formazione in Medicina Generale. “Siamo pronti a mettere in mora le Regioni che ritarderanno tali atti – sottolinea Scotti – ormai necessari alla copertura degli ambiti carenti soprattutto nelle zone più disagiate ma anche nelle grandi città”.
“Diciamo che il lumicino, al quale è stata ridotta la nostra professione, oggi brilla un po’ di più” conclude Scotti con un evidente richiamo alle recenti campagne di comunicazione e protesta #mmgallumicino e #nonspegniamoSSN, “campagne che riteniamo di dover mantenere attive fino alla risoluzione delle tematiche in esse denunciate e di cui si sta discutendo positivamente con il Ministro Schillaci e la sua squadra