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Architettura delle scelte

Nuovo appuntamento con la rubrica Spazio Psicologico in collaborazione con l'associazione Psicologi Liberi Professionisti

di Antonio Zuliani, psicologo psicoterapeuta, membro del CEN dell’Associazione Psicologi Liberi Professionisti

 

L’utilizzo delle parole non ha solo la funzione di fornire informazioni o di creare atmosfere emotivamente importanti. Comunicare ha anche la funzione di suggerire dei comportamenti efficaci ad affrontare i problemi che abbiamo di fronte.

Può contribuire ad aumentare la sicurezza sul lavoro, in casa o sulla strada, non solamente dicendo cosa sarebbe giusto fare, ma sospingendo le persone in questa direzione.

Si tratta della strada che hanno indicato Thaler e Sunstein nel loro famoso libro “Nudge”. Prospettiva poi sviluppata dallo stesso Sunstein operando attivamente all’interno dell’Amministrazione Obama.

 

Progettare un’architettura delle scelte.

 

È importante considerare che ogni comunicazione, come ogni ambiente e ogni organizzazione, di fatto presuppone una sorta di “architettura delle scelte”.

In altri termini, il modo in cui l’ambiente è organizzato. le procedure di lavoro o come le comunichiamo suggeriscono degli specifici comportamenti alle persone.

Si tratta di una situazione così insita nelle cose che spesso non ci rendiamo neppure conto di quanto ci influenzi.

 

L’acqua per il pesce.

 

A tale proposito c’è un bellissimo racconto di Wallace. L’autore racconta che due giovani pesci che stanno nuotando assieme incontrano un pesce anziano che salutandoli dice: “Com’è l’acqua?”. I due giovani pesci continuano a nuotare finché uno dei due chiede all’altro: “Che cavolo è l’acqua?”. L’ambiente che ci circonda ci appare così naturale che non ci accorgiamo che c’è e di quanto influenzi i nostri comportamenti.

 

Comunicare bene per essere buoni architetti delle scelte.

 

Se l’architettura delle scelte c’è, l’importante è essere dei buoni architetti delle scelte. Questo al fine di suggerire le migliori azioni positive.

Non si tratta di condizionare i comportamenti umani, ma di spingere la persona a fare l’esperienza di un’azione positiva e utile. Sarà lei, sulla base di questa esperienza, a farla diventare consapevolmente propria.

Una prospettiva comunicativa di grande potenzialità.