PLP

La crescita Personale va di pari passo con quella Professionale?

Nuovo appuntamento con la rubrica Spazio Psicologico in collaborazione con l’associazione Psicologi Liberi Professionisti

di Rocco Chizzoniti, psicologo-psicoterapeuta, membro del CEN PLP.

 

Ci si chiede spesso perché ci sono persone che crescono personalmente tanto quanto professionalmente e chi invece vive quasi due mondi diversi e distanti.

Cosa si intende innanzitutto per crescita personale? Qui iniziano i primi “problemi” o se vogliamo le prime differenze.

Comunemente si può intendere come quella sfera di abilità che ci consente di eccellere in qualsiasi campo, migliorando ad esempio il nostro problem solving o le nostre capacità empatiche maturiamo e sappiamo far fronte meglio alle avversità, diventando sempre più resilienti e preparati alle sfide.

Tuttavia comunemente per crescita personale si può anche intendere il raggiungimento di quelli che sono i nostri obiettivi o sogni, magari fin da bambini.

Mettere su una famiglia, creare qualcosa di nostro, costruire una valida rete di relazioni.

Nel primo caso la crescita personale può più facilmente coincidere con quella professionale, sono strettamente connesse.

Sarebbe difficile che una persona con un buon problem solving non sappia risolvere delle criticità anche e soprattutto sul lavoro.

Le cose cambiano nel secondo caso: possiamo essere persone di grande successo ma con grandi problemi famigliari e sociali, oltre che personali.

Il discusso processo degli attori Johnny Depp e Amber Heard ne è la dimostrazione.

Due persone che hanno raggiunto eccellenti traguardi professionali ma che portano con sé delle grosse problematiche intime e personali.

I due mondi diversi e distanti di cui sopra.

Come farli coincidere anche in questi nefasti casi?

Dandosi semplicemente degli obiettivi. Gli stessi obiettivi dati e lavorati in ambito professionale possono essere costruiti e raggiunti con impegno in ambito personale.

Non significa che si dovrebbe osservare la propria dimensione personale come se fosse un ambiente di lavoro, più banalmente ci si dovrebbe accorgere che molto più spesso di quanto non si pensi siamo solo noi a metterci i bastoni fra le ruote.

Analizzare la propria situazione, comprendere le mancanze così come le risorse a disposizione può aiutare ad essere efficaci anche personalmente, crescendo anche al di fuori della nostra comfort zone.

Non a caso la crescita personale si blocca sempre quando ci poniamo dei limiti invalicabili credendo che non sia nulla da fare.