di Tiziana Lo Nigro, Psicologa Psicoterapeuta, socia PLP
Il trauma che si è abituati a gestire è spesso considerato solo sul piano fisico, delle malattie e delle ferite. Tuttavia curare solo la malattia non garantisce il benessere complessivo al paziente. L’esposizione ad eventi potenzialmente traumatici può compromettere il funzionamento psicologico e psicosociale dell’individuo, aumentando il rischio di sviluppare condizioni psicopatologiche. Intervenire nelle fasi immediatamente successive a un evento potenzialmente traumatico può quindi rivelarsi fondamentale al fine di prevenire il manifestarsi e consolidarsi di sintomi clinici.
Sulla base di tali premesse è stato ideato il progetto di Pronto Soccorso Psicotraumatologico, una ricerca-intervento presso Ospedali Riuniti Villa Sofia-Cervello di Palermo, con l’obiettivo di offrire un intervento trattamentale alle vittime di eventi potenzialmente traumatici e ai professionisti in ambito sanitario che presentavano elevati livelli di stress lavoro-correlato, nonché di supportare la comunicazione tra i pazienti della struttura sanitaria, i loro familiari e il personale medico.
Il modello di intervento è stato basato sull’impiego di tecniche volte a migliorare le strategie di regolazione emotiva e sull’Eye Movement Desensitization and Reprocessing (EMDR), un approccio psicoterapeutico finalizzato all’elaborazione degli eventi traumatici. L’efficacia del modello di intervento è stata testata attraverso uno studio empirico al quale hanno preso parte 43 vittime esposte ad eventi traumatici e 18 professionisti afferenti al personale ospedaliero. I partecipanti hanno compilato strumenti autosomministrati per la valutazione di un’ampia gamma di sintomi psicopatologici prima dell’implementazione dell’intervento e alla conclusione di quest’ultimo. È stato applicato il test per campioni appaiati per valutare le differenze tra la gravità dei sintomi riportata nella prima e nella seconda fase della valutazione ed è stato calcolato il coefficiente d di Cohen per esaminare gli effetti dell’intervento. I risultati hanno mostrato che l’intervento ha avuto un’efficacia significativa e tendenzialmente elevata sulla riduzione della gravità dei sintomi psicologici.
Ciò suggerisce che il protocollo di intervento basato sull’EMDR possa ridurre il disagio psicologico e prevenire l’insorgenza di condizioni psicopatologiche correlate a traumi e a stress sia nelle vittime di eventi potenzialmente traumatici che nel personale ospedaliero. Tra gli obiettivi di questo lavoro, troviamo la replicabilità dei modelli di intervento per la promozione del benessere e la riduzione della sintomatologia post traumatica nello scenario del contesto sanitario. Il tema della relazione umana è parte integrante di specifici interventi durante le reazioni intense di risposta al trauma.
La complessità di un intervento vede spesso diversi attori protagonisti come è desiderabile pensare nell’ottica di un lavoro corale ed integrato. L’obiettivo è stato, dunque, quello di mettere al centro un processo virtuoso protocollato e generativo di umanità, reso possibile come si evince dall’esperienza e dai risultati emersi dalla ricerca scientifica guidata dall’esperienza dei professionisti e del lavoro integrato a beneficio di tutti.