Geotermia, l’uovo di Colombo per raggiungere la sicurezza energetica

Sabato 23 settembre, a Genova, il convegno di Confprofessioni Liguria. Ospite il ministero dell'Ambiente, Pichetto Fratin

In un tempo in cui la sicurezza energetica è uno dei temi centrali del nostro presente e del nostro futuro, c’è una realtà italiana troppo spesso ignorata: l’energia geotermica, che ha mille vantaggi, essendo la più storica, “comoda” e disponibile senza particolari problemi fra tutte le rinnovabili.
Per parlarne, Confprofessioni Liguria, insieme a Cadiprof, organizza per sabato 23 settembre, dalle 9 alle 13, il convegno “Sicurezza energetica – le soluzioni geotermiche per la decarbonizzazione” dedicato all’illustrazione di come le soluzioni e le tecnologie geotermiche possono aiutare il fabbisogno energetico italiano. L’evento si svolgerà nella sala aurea del Grand Hotel Savoia di via Arsenale di Terra 5, a Genova, accanto alla stazione Genova Piazza Principe.

E, ad assicurare l’interesse del mondo istituzionale al tema, interverranno il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, che recentemente si è espresso molto favorevolmente sullo sviluppo della geotermia italiana, e il presidente di Regione Liguria, Giovanni Toti, in prima linea per la sicurezza energetica nazionale.

I lavori saranno aperti dal presidente di Confprofessioni Liguria, Roberto De Lorenzis, dai referenti per i vari ordini professionali e da Alessandro Della Valle, presidente di Confindustria Cisambiente Genova, che si soffermerà su prospettive ed attese del mondo industriale. Seguiranno gli interventi di Adele Manzella, primo ricercatore del CNR, Bruno Della Vedova, Emanuele Emani, Marco Baresi, dell’Ordine degli ingegneri e del presidente nazionale di Confprofessioni, Gaetano Stella, che si soffermerà sul ruolo della confederazione per lo sviluppo della geotermia in Italia.

L’idea alla base del convegno nasce da alcune semplici considerazioni: gli impianti per la produzione di energia elettrica da fonti geotermiche sono estremamente longevi; sicuri e affidabili; meno rischiosi di qualsiasi altro impianto similare; di potenzialità modulare, visto che possono arrivare a potenze istallate enormi; silenziosi; a funzionamento ininterrotto 24 ore su 24; insensibili alle variazioni climatiche, come invece accade ad esempio al fotovoltaico; poco impattanti sul paesaggio a fronte ad esempio degli impianti eolici, a parità di potenza istallata; occupano spazi modestissimi; creano più occupazione di tutte le altre energie green; una volta completata l’installazione della centrale, producono energia sostanzialmente “gratuita” e per tempi lunghi.

“In questi anni, la lunga esperienza delle centrali istallate insegna che le prestazioni e l’efficienza degli impianti migliorano anno dopo anno, con esigenze manutentive normalissime e sono totalmente compatibili con gli obiettivi di sviluppo sostenibile e decarbonizzazione, con il superamento di fonti non rinnovabili, fossili e più inquinanti – spiega De Lorenzis – Insomma, è l’uovo di Colombo. E non a caso la statua del navigatore più famoso al mondo troneggia su Genova proprio davanti alla sede del convegno”.