25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne

La Commissione Pari Opportunità della Regione Veneto: “Con le parole giuste per evolvere verso la parità e sconfiggere la violenza”

Il 18 novembre 2023 è giunta la notizia del ritrovamento del corpo senza vita di Giulia, giovane studentessa uccisa a pochi giorni dalla laurea dall’ex fidanzato.

Ennesima conferma anche dal Servizio Analisi Criminale del Dipartimento di Pubblica Sicurezza, in cui si apprende che nel periodo 1° gennaio – 5 novembre 2023, rispetto all’analogo periodo del 2022, i casi di femminicidio sono in aumento.

Le donne che hanno trovato la morte sono ben 82 e dal 18 novembre sono 83, e di queste, 54 hanno trovato la morte per mano del partner o dell’ex partner.

I femminicidi sono una violazione dei diritti umani e non sono più un’emergenza ma sono diventati un pericoloso fenomeno endemico della nostra società che affonda le sue radici in una mentalità sbagliata misogina e maschilista che da troppo tempo intossica moralmente e culturalmente il nostro Paese.

In questa Giornata la Commissione pari opportunità della Regione Veneto richiama l’attenzione sulla Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica, la cosiddetta Convenzione di Istanbul del 2011 che dal primo ottobre 2023 è diventata vincolante in tutti i Paesi Ue.

E sottolinea che la Convenzione:

nell’art.3 lett. A – evidenzia che con “violenza nei confronti delle donne” si intende designare una violazione dei diritti umani e una forma di discriminazione contro le donne, comprendente tutti gli atti di violenza fondati sul genere che provocano o sono suscettibili di provocare danni o sofferenze di natura fisica, sessuale, psicologica o economica, comprese le minacce di compiere tali atti, la coercizione o la privazione arbitraria della libertà, sia nella vita pubblica, che nella vita privata;

nell’art.3 lett. B – con l’espressione “violenza domestica” designa tutti gli atti di violenza fisica, sessuale, psicologica o economica che si verificano all’interno della famiglia o del nucleo familiare o tra attuali o precedenti coniugi o partner, indipendentemente dal fatto che l’autore di tali atti condivida o abbia condiviso la stessa residenza con la vittima;

I media hanno un ruolo fondamentale nel contrasto e nella prevenzione della violenza contro le donne e contro la vittimizzazione secondaria, anche dei minori.

Anche i programmi d’informazione possono contribuire al cambiamento di una cultura che vede ancora la donna su un piano di subalternità perché hanno l’opportunità di rivolgersi a una enorme quantità di utenti; comunicare le notizie relative a questo fenomeno in modo idoneo da parte dei mezzi di comunicazione è una forma di prevenzione concreta ed efficace per il contrasto alla violenza.

Questa Commissione è dunque a fianco di quei settori dell’informazione e della comunicazione che, nel rispetto della loro indipendenza e libertà di espressione, hanno partecipato all’elaborazione di linee guida e di norme di autoregolazione per prevenire la violenza contro le donne e rafforzare il rispetto della loro dignità.

Per questi motivi auspichiamo una rinnovata attenzione e diffusione del

Manifesto di Venezia per una corretta informazione contro la violenza sulle donne.

La Commissione auspica nuovamente e con forza azioni strutturali per promuovere le pari opportunità al fine di cambiare i comportamenti socio-culturali delle donne e degli uomini, per eliminare pregiudizi, costumi, tradizioni e qualsiasi altra pratica basata sull’idea dell’inferiorità della donna o su modelli stereotipati dei ruoli delle donne e degli uomini origine delle discriminazioni di genere e chiede nuovamente adeguati Servizi di sostegno alle donne che si autodeterminano per uscire dalla violenza.

 

per la Commissione Pari Opportunità della Regione Veneto

la Presidente LOREDANA ZANELLA