Entrate tributarie in frenata

Nel primo bimestre dell’anno il gettito fiscale ammonta a 61 miliardi di euro in calo dello 0,8%. In aumento le entrate derivanti da attività di accertamento e controllo Entrate tributarie poco mosse nel primo bimestre del 2015. Secondo il Bollettino gennaio-febbraio, pubblicato sul sito del Dipartimento delle Finanze, le entrate tributarie erariali ammontano a 61.023
Nel primo bimestre dell’anno il gettito fiscale ammonta a 61 miliardi di euro in calo dello 0,8%. In aumento le entrate derivanti da attività di accertamento e controllo

Entrate tributarie poco mosse nel primo bimestre del 2015. Secondo il Bollettino gennaio-febbraio, pubblicato sul sito del Dipartimento delle Finanze, le entrate tributarie erariali ammontano a 61.023 milioni di euro, registrando una lieve riduzione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (–0,8%, pari a –484 milioni di euro). Una flessione non particolarmente significativa per l’andamento delle entrate tributarie, sia in termini di ammontare, sia in termini tendenziali, poiché nei primi mesi dell’anno non ci sono particolari scadenze o di versamenti di importo rilevante.

Sul fronte delle imposte dirette, il Bollettino registra un gettito complessivamente pari a 37.196 milioni di euro, con una crescita dell’1,9% (+678 milioni di euro), rispetto agli stessi mesi dello scorso anno. L’Irpef rimane sostanzialmente stabile (-0,1% pari a -36 milioni di euro) e riflette sia gli incrementi delle ritenute sui redditi dei dipendenti del settore privato (+2,3%) e dei lavoratori autonomi (+0,6%), sia le flessioni delle ritenute sui redditi dei dipendenti del settore pubblico (-2,6%) e dei versamenti in autoliquidazione (-1,6%). Tra le altre imposte dirette, l’imposta sostitutiva sui redditi da capitale e sulle plusvalenze aumenta del 61,7% (pari a +500 milioni di euro), mentre quella sostitutiva sul valore dell’attivo dei fondi pensione cresce del 93% (pari a +530 milioni di euro), rispetto al primo bimestre dello scorso anno.

In flessione, invece, le imposte indirette che registrano un gettito pari a 23.827 milioni di euro con un decremento del 4,7% (-1.162 milioni di euro), rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il gettito Iva cala del 5,6% (-705 milioni di euro) per effetto della flessione di entrambe le componenti relative agli scambi interni (-5% pari a -519 milioni di euro) e alle importazioni (-8,8% pari a -187milioni di euro). L’imposta di bollo segnala una variazione positiva del 16% (+111 milioni di euro). Tra le altre imposte indirette si osserva il decremento del gettito dell’accisa sui prodotti energetici (oli minerali) del 9,3% (-315 milioni di euro) e dell’accisa sul gas naturale per combustione (gas metano) pari a -7,,8% (-50 milioni di euro).

Infine netto balzo in avanti per le entrate derivanti da accertamento e controllo. Il gettito derivante da tale attività registra un aumento del 32,6% (+727 milioni di euro), rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.