Partite Iva, a gennaio – 30%

La flessione è stata causata dalla norma della legge di stabilità che alzava la tassazione per il regime dei minimi   Diffuso dal Ministero dell’Economia l’Osservatorio sulle partite Iva. I dati mostrano una flessione del 29,7% a gennaio 2015 rispetto al gennaio dello scorso anno, in controtendenza rispetto ai mesi di novembre e dicembre 2014,
La flessione è stata causata dalla norma della legge di stabilità che alzava la tassazione per il regime dei minimi

 

Diffuso dal Ministero dell’Economia l’Osservatorio sulle partite Iva. I dati mostrano una flessione del 29,7% a gennaio 2015 rispetto al gennaio dello scorso anno, in controtendenza rispetto ai mesi di novembre e dicembre 2014, nei quali si erano registrati aumenti significativi. 

 

Nel primo mese del 2015 sono state aperte 56.717 partite iva e tra quelle di cui sono titolari persone fisiche si è rilevato un discreto numero di adesioni al nuovo regime forfetario (10.708 soggetti), introdotto dalla legge di stabilità per il 2015 in sostituzione del preesistente regime fiscale di vantaggio.

La flessione nel numero di aperture osservata nel mese di gennaio è stata influenzata dalla clausola prevista dalla stessa legge di stabilità per il 2015 che, insieme all’introduzione del nuovo regime forfettario, consentiva alle partite IVA in essere al primo gennaio 2015, di continuare ad operare con il ‘vecchio regime’. E’ quindi probabile che diversi soggetti abbiano anticipato l’apertura della partita IVA entro la fine del 2014 (novembre e dicembre), ritenendo il regime allora in vigore più vantaggioso per la propria attività, facendo conseguentemente registrare un calo a gennaio 2015. Solo successivamente, il 1° marzo 2015, con l’entrata in vigore del decreto Milleproroghe, viene consentito in via transitoria per tutto il 2015 l’adesione al vecchio regime fiscale di vantaggio, per i soggetti che ne abbiano i requisiti.

 

Rispetto al gennaio 2014, tutte le forme giuridiche presentano un calo di aperture: modesto per le società di capitali (-3,3%), più evidente per le società di persone (-12,5%) e particolarmente accentuato per le persone fisiche (-36,2%) a seguito della novità normativa sopra descritta, che riguarda esclusivamente le persone fisiche.

Riguardo alla ripartizione territoriale, il 43,7% delle partite iva avviate a gennaio è localizzato al Nord, il 21,6% al Centro ed il 34,6% al Sud ed Isole. Il confronto con lo stesso mese dello scorso anno segnala che tutte le Regioni presentano un calo di aperture: più consistente nella Provincia Autonoma di Bolzano (-44%) e in Valle d’Aosta (-43,8), meno pronunciato in Campania e Sardegna (entrambe al -19,4%).