Riforma fiscale, stop all’anatocismo

Ecco le principali novità introdotte dai decreti che il Consiglio dei ministri ha approvato lo scorso 4 settembre Eliminazione della norma che prevede l’anatocismo sulle somme iscritte a ruolo. Questa la principale novità introdotta dal decreto sulla riforma della riscossione licenziato dal Consiglio dei Ministri nella seduta del 4 settembre scorso.   Tra le misure
Ecco le principali novità introdotte dai decreti che il Consiglio dei ministri ha approvato lo scorso 4 settembre

Eliminazione della norma che prevede l’anatocismo sulle somme iscritte a ruolo. Questa la principale novità introdotta dal decreto sulla riforma della riscossione licenziato dal Consiglio dei Ministri nella seduta del 4 settembre scorso.

 

Tra le misure approvate anche l’invio delle procedure di notifica delle cartelle via Pec, la riapertura alla rateazione in caso di decadenza del primo piano di dilazione concesso da Equitalia, la riduzione dell’aggio dall’8% al 6% e l’estensione da cinque a sette giorni del termine relativo al “lieve inadempimento”.

 

Un altro dei decreti varati riguarda la riforma del sistema sanzionatorio. Entrerà in vigore in due tempi, la parte penale con la pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale (precisamente dopo 15 giorni dalla sua pubblicazione), mentre la parte amministrativa dal 1° gennaio 2017. Altra novità riguarda l’inasprimento del reato di omessa presentazione del modello 770.

 

Via libera, infine, allo schema di decreto per la riorganizzazione delle agenzie fiscali. Nel processo di riorganizzazione le agenzie dovranno garantire controlli meno invasivi e facilitare un approccio collaborativo tra amministrazione fiscale, imprese e cittadini. Per compensare i tagli delle figure dirigenziali previste dal decreto, l’assetto operativo potrà avvalersi di funzionari non dirigenziali a tempo, già interni all’Agenzia e con un’esperienza maturata di almeno cinque anni.