Studi di settore 2015, via libera ai correttivi anticrisi

Pubblicato il Decreto ministeriale sulla Gazzetta Ufficiale n. 75 del 31 marzo 2016. Cinque le categorie individuate sulla base delle dichiarazioni e delle comunicazioni annuali Iva dell’anno in corso Via libera ai correttivi anticrisi per 204 studi di settore. Sulla Gazzetta Ufficiale n. 75 del 31 marzo 2016 è stato infatti pubblicato il D.M. 17
Pubblicato il Decreto ministeriale sulla Gazzetta Ufficiale n. 75 del 31 marzo 2016. Cinque le categorie individuate sulla base delle dichiarazioni e delle comunicazioni annuali Iva dell’anno in corso

Via libera ai correttivi anticrisi per 204 studi di settore. Sulla Gazzetta Ufficiale n. 75 del 31 marzo 2016 è stato infatti pubblicato il D.M. 17 marzo 2016, che approva le modifiche agli studi di settore applicabili al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2015.La Commissione degli esperti, che lo scorso 2 dicembre aveva già espresso parere positivo sulla metodologia utilizzata per elaborare i correttivi alle funzioni di regressione e alla normalità, ha verificato la validità dei correttivi anche sulla base delle analisi effettuate dalla SOSE sui dati Iva e sugli oltre centomila esempi pervenuti da parte delle Organizzazioni di categoria. L’attività di monitoraggio dell’andamento dei settori economici sul territorio nazionale ha infatti tenuto conto delle dichiarazioni Iva 2016 e delle comunicazioni annuali Iva 2016 presentate entro lo scorso mese di febbraio.

 

I correttivi anticrisi sono stati determinati per adattare gli studi di settore alla situazione di crisi economica del 2015 e sono riconducibili a queste cinque categorie: correttivi congiunturali di settore, correttivi congiunturali territoriali, correttivi congiunturali individuali, interventi relativi all’analisi di normalità economica, interventi relativi all’analisi di coerenza economica