Studi di settore, on line i modelli per il 2014

Per i professionisti sono stati elaborati correttivi ad hoc, che tengono conto della riduzione delle tariffe e della ritardata percezione dei compensi Con provvedimento del 22 maggio 2015, l’Agenzia delle Entrate ha approvato i modelli per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell’applicazione degli studi di settore, relativamente alle attività professionali, del commercio, delle
Per i professionisti sono stati elaborati correttivi ad hoc, che tengono conto della riduzione delle tariffe e della ritardata percezione dei compensi

Con provvedimento del 22 maggio 2015, l’Agenzia delle Entrate ha approvato i modelli per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell’applicazione degli studi di settore, relativamente alle attività professionali, del commercio, delle manifatture e dei servizi, da utilizzare per il periodo di imposta 2014.

 

I modelli, disponibili on line, costituiscono parte integrante della dichiarazione dei redditi da presentare con Unico 2015 e sono suddivisi per attività economiche: 24 per il settore delle attività professionali, 69 per quello del commercio, 51 per quello delle manifatture e 60 per quello dei servizi.

 

I 204 modelli tengono conto dei correttivi anticrisi previsti dal decreto ministeriale del 15 maggio scorso, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 21 maggio 2015. Sono stati introdotti specifici correttivi che prendono in considerazione alcune grandezze e variabili economiche e le relative relazioni, tra cui: le contrazioni più significative dei margini e delle redditività; il minor grado di utilizzo degli impianti e dei macchinari; la riduzione dell’efficienza produttiva; le riduzioni delle tariffe per le prestazioni professionali; gli andamenti congiunturali negativi intervenuti nell’ambito dei diversi settori, anche in relazione al territorio di riferimento; la ritardata percezione dei compensi da parte degli esercenti attività di lavoro autonomo a fronte delle prestazioni rese.

 

È stato predisposto un apposito studio sull’analisi dell’efficienza produttiva per tutti gli studi di settore, ad esclusione di quelli relativi alle attività professionali che applicano funzioni di compenso basate sul numero degli incarichi. Mettendo a raffronto il 2014 con il triennio precedente, è emerso che lo scorso anno in esame è stato caratterizzato da una riduzione dell’efficienza produttiva, in seguito al calo di ricavi/compensi e a un inferiore grado di utilizzo dei fattori produttivi (lavoro e capitale), frutto della crisi economica.

 

Il provvedimento del 22 maggio stabilisce inoltre le caratteristiche tecniche per la stampa dei modelli da utilizzare per la compilazione, anche meccanografica, dei dati rilevanti ai fini dell’applicazione degli studi di settore.

 

La trasmissione dei dati all’Agenzia può essere effettuata direttamente, tramite i servizi telematici Entratel o Fisconline, oppure avvalendosi degli incaricati, grazie alle specifiche che saranno indicate con un successivo provvedimento. I soggetti incaricati alla trasmissione telematica, a loro volta, ultimato l’invio, comunicheranno al contribuente i dati relativi all’applicazione degli studi di settore, compresi quelli sul calcolo di congruità, coerenza e normalità economica, utilizzando i modelli o un prospetto, con tutti i dati trasmessi, conformi a quelli approvati al momento.