A BRUXELLES SI PARLA DI UNIONE DEI MERCATI DEI CAPITALI

Priorità: stimolare la crescita e attrarre gli investimenti Il 6 novembre, presso l’edificio Charlemagne a Bruxelles, si è tenuta la conferenza  “Finance for Growth – Towards a Capital Markets Union”, organizzata congiuntamente dalla DG Mercato interno e servizi e dalla Presidenza italiana. La conferenza si è incentrata su come far ripartire la crescita, come rendere
Priorità: stimolare la crescita e attrarre gli investimenti

Il 6 novembre, presso l’edificio Charlemagne a Bruxelles, si è tenuta la conferenza  “Finance for Growth – Towards a Capital Markets Union”, organizzata congiuntamente dalla DG Mercato interno e servizi e dalla Presidenza italiana. La conferenza si è incentrata su come far ripartire la crescita, come rendere l’Unione più attraente e in grado di stimolare nuovi finanziamenti pubblici e privati e, dunque, ripristinare l’equilibrio economico all’interno dell’UE, muovendo verso l’unione del mercato dei capitali.

Dopo il discorso di benevenuto del direttore generale della DG MARKT, Jonathan Faull, ha preso la parola il neocommissario per la stabilità finanziaria, i servizi finanziari e il mercato unico dei capitali, Jonathan Hill, che ha illustrato il suo piano d’azione. Egli ha posto l’accento sull’impegno a sbloccare il capitale europeo, affinché sia di sostegno all’economia europea e in particolare alle PMI, e affinché la stabilità finanziaria non continui a essere minacciata dalla mancanza di crescita.  Nelle quattro sessioni dell’incontro si sono alternati oratori quali Danièle Nouy, presidente del Consiglio di vigilanza del meccanismo di vigilanza unico (SSM) della BCE, recentemente introdotto, Dario Scannapieco, vicepresidente della BEI, e Roberto Gualtieri, presidente della commissione per i problemi economici e monetari del Parlamento europeo. Gualtieri ha garantito la futura collaborazione con la Commissione nella definizione dell’agenda per l’unione del mercato dei capitali, da realizzare sotto una forte supervisione europea e con particolare attenzione al rispetto di standard affidabili per lo scambio di informazioni per le PMI; inoltre, ha espresso la propria opinione circa il bisogno di garantire una politica monetaria accomodante e una politica fiscale favorevole alla crescita.

Le conclusioni sono state affidate al ministro dell’Economia e delle finanze, Pier Carlo Padoan, il quale si è detto soddisfatto per l’inserimento nell’agenda della commissione Juncker dei temi “crescita” e “lavoro”, due delle priorità del semestre di presidenza italiana. In linea con gli altri oratori, il ministro ha sottolineato la necessità di integrare le politiche economiche, di procedere con riforme strutturali in grado di riportare finanziamenti privati nell’Eurozona e stimolare investimenti a lungo termine, di rendere il mercato finanziario più resiliente e stabile e di sviluppare il mercato dei capitali, muovendo al contempo verso l’unione dello stesso. Per maggiori informazioni sulla conferenza.