Aiuti di Stato: la Commissione approva il regime italiano per 4,5 miliardi di euro

Margrethe Vestager, Vicepresidente esecutiva responsabile della politica di concorrenza, ha dichiarato: “Il regime di aiuti di Stato consentirà all'Italia di sostenere le imprese in difficoltà preservando nel contempo la continuità delle attività.”

L’Italia ha notificato alla Commissione, nell’ambito del quadro temporaneo, un regime di aiuti di 4,5 miliardi di €, nella forma di aiuti di importo limitato, a sostegno delle imprese particolarmente colpite dall’emergenza coronavirus e dalle misure restrittive che il governo italiano ha dovuto attuare per limitare la diffusione del virus.

Nell’ambito del regime, gli aiuti di importo limitato assumeranno la forma di:

  • sovvenzioni dirette fino a 1000 € per le imprese registrate fra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2018, e la cui attività aziendale è cominciata nel 2019, e
  • sovvenzioni dirette fino a 150 000 € per le imprese che, a seguito della pandemia di coronavirus, hanno subito un peggioramento dei loro risultati economici rispetto al 2019.

L’importo dell’aiuto per beneficiario sarà calcolato tenendo conto di eventuali sostegni precedenti accordati dall’Agenzia delle Entrate all’impresa stessa o ad una delle sue affiliate.

La Commissione consentirà inoltre agli Stati membri di convertire fino al 31 dicembre 2022 gli strumenti rimborsabili concessi in applicazione del quadro temporaneo (quali garanzie, prestiti e anticipi rimborsabili) in altre forme di aiuto, ad esempio sovvenzioni dirette, a patto che siano soddisfatte le condizioni del quadro.

Al tempo stesso gli Stati membri devono impegnarsi a evitare cumuli indebiti delle misure di sostegno a favore delle stesse imprese, limitandone l’importo a quanto necessario per sopperire al fabbisogno effettivo.

Margrethe Vestager, Vicepresidente esecutiva responsabile della politica di concorrenza, ha dichiarato: “Molte imprese in Italia hanno visto diminuire notevolmente le loro entrate a causa delle misure adottate per limitare la diffusione del coronavirus, soprattutto quelle costituite poco prima della pandemia. Continueremo a lavorare in stretta collaborazione con gli Stati membri per trovare soluzioni praticabili in grado di mitigare l’impatto economico della pandemia di coronavirus nel rispetto delle norme dell’UE.

 

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