Arriva la tassa sulle transazioni finanziarie

Via libera del Parlamento per scoraggiare la speculazione. Dal Tax forum 2011 una lente sulla revisione dell’Iva Nella riunione plenaria di marzo il Parlamento europeo ha approvato con larga maggioranza una risoluzione sull’introduzione a livello europeo della tassa sulle transizioni finanziarie (TTF), ovvero la tassa sulle compravendite di strumenti finanziari, come azioni e obbligazioni. La
Via libera del Parlamento per scoraggiare la speculazione. Dal Tax forum 2011 una lente sulla revisione dell’Iva

Nella riunione plenaria di marzo il Parlamento europeo ha approvato con larga maggioranza una risoluzione sull’introduzione a livello europeo della tassa sulle transizioni finanziarie (TTF), ovvero la tassa sulle compravendite di strumenti finanziari, come azioni e obbligazioni. La tassa, fortemente sostenuta da Francia e Germania, prevede un’aliquota compresa fra lo 0,01 e lo 0,05% e riguarderebbe solo gli speculatori, che si troverebbero in tal modo costretti a pagare per ciascuna delle loro innumerevoli operazioni. La tassa è stata anche al centro del Tax Forum 2011 organizzato dalla Commissione europea il 28 e 29 marzo, conferenza alla quale il Desk europeo di Confprofessioni ha preso parte.

Numerosi e di rilievo sono stati gli interventi della due giorni su tasse e fiscalità, particolare menzione merita però l’intervento del Commissario europeo alla fiscalità, il lituano Algirdas Semeta, che, aprendo i lavori della conferenza, ha ricordato quelle che sono le priorità della Commissione. In primo luogo il processo di revisione del sistema dell’Iva, oggetto di consultazione pubblica fino al 31 maggio; i servizi della Commissioni hanno voluto lanciare un dibattito sulla valutazione dell’attuale sistema per rafforzarne la coerenza con le regole del mercato unico (focus particolare sulle operazioni transfrontaliere), prendendo spunto dalle riflessioni contenute nel Libro Verde sul futuro dell’Iva pubblicato lo scorso dicembre. Il secondo punto in agenda riguarda il progetto per la base imponibile consolidata comune per l’imposta sulle società (CCCTB) che operano nell’Ue. La base imponibile comune consentirebbe alle imprese di svolgere le loro attività osservando un unico quadro di norme e compilando una singola dichiarazione fiscale consolidata presso un’unica amministrazione per tutte le attività svolte all’interno dell’Unione. Infine vi è la tassa sulle transazioni finanziare, che costituirebbe uno strumento indispensabile per frenare la speculazione selvaggia e per generare risorse da destinare al welfare.

Queste sono soltanto tre delle iniziative messe in campo dall’esecutivo europeo, che mira alla semplificazione del sistema fiscale, mantenendo però alta l’efficienza e la trasparenza e puntando anche all’eliminazione degli ostacoli al mercato unico, stimolando in tal modo la crescita e la creazione di posti di lavoro all’interno dell’Unione.

 

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