Avvocati e Notai, più competenze contro l’antiriciclaggio

È stata presentata oggi a Bruxelles la Conferenza conclusiva del Progetto Light, coordinato da Confprofessioni e finanziata dall’Unione europea. Un percorso internazionale per approfondire le conoscenze sperimentali nel diritto dell'UE, migliorare la capacità di valutazione dei rischi, assolvere agli obblighi di segnalazione e analizzare le relazioni commerciali senza intermediari come richiesto dalla Commissione

Avvocati e notai in prima linea per contrastare il riciclaggio e combattere il finanziamento al terrorismo. Dopo due anni dal lancio del progetto Light, coordinato a livello internazionale da Confprofessioni e cofinanziato dall’Unione europea, è stata presentata il 25 ottobre, presso la sede del Comitato economico e sociale europeo (Cese), la conferenza finale del progetto che ha visto la partecipazione del presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella; della presidente dell’Associazione donne avvocato della Bulgaria, Elka Porominska; del direttore generale del Ceplis, Theodoros Koutroubas; dl presidente di Federnotai, Edoardo Rinaldi; della presidente dell’Unione internazionale dei notai (UINL), Cristina Armella; di Mariano Garcìa Fresno del Consiglio generale del notariato spagnolo e di Luis Manuel Rubì Blanc del Consiglio generale degli avvocati spagnoli.

Il progetto si è articolato attraverso una serie di incontri svolti tra Roma, Bruxelles, Sofia e Madrid, nel corso dei quali sono stati affrontati i temi e i metodi della valutazione del rischio, di come mitigare le vulnerabilità, della verifica adeguata della clientela e del titolare fino ad arrivare agli obblighi di segnalazione e alle criptovalute. Un percorso di crescita che ha permesso di promuovere la fiducia tra i professionisti legali dei diversi Paesi e agevolare i procedimenti giudiziari transfrontalieri. Ma anche un’occasione per creare networking tra professionisti europei.

A fare il punto sull’attuazione a livello nazionale e sugli sviluppi futuri delle norme europee in materia di antiriciclaggio sono intervenuti Emil Radev, membro del Parlamento europeo e vice presidente della Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni (Libe); Juan Antonio Salazar Romero, funzionario giuridico e politico, dell’Unità D.2 Criminalità finanziaria, DG FISMA, della Commissione europea e Javier Doz Orrit, membro del Cese e relatore per il pacchetto legislativo antiriciclaggio. È stato poi il presidente del Consiglio dei Notariati dell’Unione Europea (CNUE), Giampaolo Marcoz, ad illustrare il ruolo delle professioni legali nel campo dell’antiriciclaggio; mentre Claudio Cocuzza, membro del Comitato antiriciclaggio del Consiglio degli ordini forensi d’Europa e Ignacio Gomà Lanzon, presidente del gruppo di lavoro antiriciclaggio del Cnue, si sono soffermati sul nuovo pacchetto antiriciclaggio e sul ruolo dell’attività antiriclaggio (Lrd), ponendo l’accento sulla vigilanza per le attività professionali non finanziarie.

A seguire, la tavola rotonda ha permesso di approfondire la situazione a livello nazionale, grazie agli interventi di Alessandro Butticè, ex brigadiere generale della Guardia di Finanza e già capo unità della Commissione europea; di Michel Claise, giudice e magistrato istruttore specializzato nella lotta ai reati dei colletti bianchi; di Todor Kolarov, capo del Dipartimento di Sicurezza Nazionale e Internazionale della Nuova Università Bulgara; e Mariano Garcìa Fresno, capo dell’Unità analisi e reporting dell’Ocp – Consiglio generale del notariato spagnolo. A presentare ed illustrare i risultati del progetto sono intervenute Martina Gherlenda, project manager di Confprofessioni e Silvina Capello, esperta in materia di antiriciclaggio dell’Unione internazionale dei notai. A tirare le conclusioni del progetto è stata chiamata Emmanuelle Cretin-Magand, Team Leader dell’Unita JUST.B1 – Diritto penale generale e formazione giudiziaria, della Direzione Generale Giustizia e consumatori della Commissione europea, che ha posto l’accento sull’importanza della formazione per le professioni giuridiche.