Il 15 aprile è stata votata in plenaria a Strasburgo l’adozione di procedure uniformi per la risoluzione delle crisi degli enti creditizi e di talune imprese di investimento, nel quadro del Meccanismo unico di risoluzione delle crisi (Single Resolution Mechanism, SRM) e del Fondo unico per la risoluzione delle crisi.
Il documento è l´esito del trilogo del 20 marzo, durante il quale il Parlamento ha negoziato con il Consiglio importanti concessioni che riducono le pressioni politiche: in questo modo il sistema non diventerà ostaggio di giochi di potere politico e prenderà decisioni rapide e credibili.
Il Meccanismo unico di risoluzione permetterà di applicare norme uniformi nel caso di banche in difficoltà e, in caso di fallimento, di smantellarle in maniera del tutto controllata o di salvarle attraverso una procedura trasparente, chiara e uguale per tutti. In particolare, vengono ridotti i costi per i contribuenti e l’economia reale. La risoluzione segue la procedura seguente: la BCE supervisiona le banche dalla zona euro e ha la facoltà di notificare il fallimento, mentre il Consiglio di risoluzione (Resolution Board) valuta l’esistenza di rischio sistemico ed eventualmente raccomanda l’inizio della procedura di risoluzione, che viene poi avviata dalla Commissione e messa in pratica dalle autorità nazionali di risoluzione, che eseguono le misure disposte. Al fine di garantire la stabilità finanziaria, è prevista inoltre la creazione di un Fondo unico di risoluzione di 55 milioni di euro, finanziato dalle banche e creato gradualmente nel corso di otto anni. Questa normativa, insieme ad altri due testi legislativi, completa il sistema di vigilanza bancaria unica e rappresenta un importante progresso nella realizzazione dell´unione bancaria.