BARROSO: LASCIO UN’EUROPA PIU’ FORTE E PIU’ UNITA

Nel discorso di commiato in plenaria, il bilancio di dieci anni a capo della Commissione europea Lo scorso 21 ottobre la plenaria del Parlamento ha ospitato il discorso di fine mandato del presidente uscente Manuel Barroso, alla presenza della sua intera squadra di Commissari ma di un’aula semivuota. L’Unione europea, sottolinea Barroso, è stata in
Nel discorso di commiato in plenaria, il bilancio di dieci anni a capo della Commissione europea

Lo scorso 21 ottobre la plenaria del Parlamento ha ospitato il discorso di fine mandato del presidente uscente Manuel Barroso, alla presenza della sua intera squadra di Commissari ma di un’aula semivuota. L’Unione europea, sottolinea Barroso, è stata in grado in questi dieci anni di superare le gravi crisi da cui è stata colpita: quella costituzionale, quella economico-finanziaria e quella geopolitica. La prima crisi è stata risolta nel 2007, con la ratifica unanime del trattato di Lisbona da parte degli Stati membri; buoni anche i risultati ottenuti nell’affrontare la crisi geopolitica, merita infatti menzione il ruolo chiave di mediatore svolto dall’Unione nel rapporto tra Russia e Ucraina. Infine, anche la risposta alla crisi economico-finanziaria, afferma il presidente uscente, è stata soddisfacente: la crisi, nata negli USA, ha colpito in particolar modo i Paesi dell’Eurozona, all’epoca non ancora pronti a sventare la minaccia, anche a causa della situazione di quasi bancarotta in cui versavano alcuni di essi. Oggi, questi Paesi sono molto più stabili e la zona euro è più integrata e più pronta a scongiurare i rischi legati alla crisi. Così, l’Unione europea ha potuto dimostrare come le forze dell’integrazione siano state più forti di quelle della disintegrazione, in un quadro iniziale in cui prevaleva la certezza dell’uscita della Grecia e degli altri Paesi dell’area mediterranea dalla moneta unica. È stato dunque vinto lo scetticismo, con un’Europa che in questi dieci anni è passata da quindici a ventotto Stati membri e che annovera tra i suoi successi il raggiungimento dell’unione bancaria, i prestiti alle PMI tramite BEI, un programma clima ed energia unico a livello internazionale, iniziative quali la Garanzia giovani, la conclusione e l’avvio di negoziati sugli accordi commerciali, un’attiva politica di vicinato e, non da ultimo, il premio Nobel per la pace nel 2012.

Tuttavia, alla positività di chi attesta un’Europa più forte e unita, che ha saputo superare le sfide e creare un nuovo sistema di governance per scongiurare il rischio di default di alcuni Stati membri, hanno risposto le critiche della maggioranza dei capigruppo per un’azione istituzionale che, nel complesso, ha puntato alla stabilità più che alla crescita.

 

Per il video “Bilancio della Commissione Barroso II”.