BILANCIO EUROPEO 2016, PARLAMENTO CONTRO I TAGLI

Più fondi per la migrazione, le imprese, i giovani, la ricerca, l’agricoltura, le reti dei trasporti e dell’energia Il 28 e 29 settembre, la Commissione bilanci del Parlamento europeo si è espressa a proposito del bilancio generale dell’Unione europea per l’esercizio 2016. Dopo la pubblicazione del progetto di bilancio da parte del Consiglio il 4
Più fondi per la migrazione, le imprese, i giovani, la ricerca, l’agricoltura, le reti dei trasporti e dell’energia

Il 28 e 29 settembre, la Commissione bilanci del Parlamento europeo si è espressa a proposito del bilancio generale dell’Unione europea per l’esercizio 2016. Dopo la pubblicazione del progetto di bilancio da parte del Consiglio il 4 settembre, la Commissione ha votato i 1.824 emendamenti presentati, capovolgendo il risultato finale. Il progetto del Consiglio prevedeva tagli, giudicati inaccettabili e inconsistenti dal Parlamento europeo, ai fondi per i rifugiati, la gestione dei migranti, l’occupazione giovanile, il programma Erasmus+, la ricerca, i trasporti e le reti dell’energia.

 

La Commissione bilanci intende, al contrario, rafforzare il bilancio prevedendo, al contrario, degli aumenti per la gestione della migrazione e le cause alla radice e gli aiuti a Paesi terzi come l’Ucraina; il programma COSME per le PMI; i programmi dell’iniziativa per l’occupazione giovanile e il programma Erasmus+ (14 milioni extra); il programma per la ricerca Horizon 2020; i programmi per le reti dei trasporti e dell’energia e gli aiuti ai produttori di latte, colpiti dal calo dei prezzi; infine, i tre organi europei di vigilanza finanziaria (Autorità bancaria europea, Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali, Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati).

 

Il progetto di bilancio della Commissione si focalizzava dunque sul sostegno al lavoro, alla crescita e agli investimenti. Inoltre, prospettava di affrontare il problema dei pagamenti arretrati, accumulati durante i precedenti periodi di programmazione, e di continuare la politica di contenimento dei costi amministrativi, riducendo lo staff della Commissione dell’1% per il quarto anno consecutivo.  Se la proposta della Commissione partiva da 153,3 miliardi di impegni e 143,1 di pagamenti, il Consiglio aveva avanzato una riduzione di, rispettivamente, 560 milioni e 1,4 miliardi. Più o meno sostanziosi, i tagli interessavano ciascuna linea di bilancio, con la sola eccezione degli strumenti speciali (Riserva per gli aiuti di emergenza, Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione e Fondo di solidarietà dell’Unione europea).

 

Dopo il voto in Commissione e in plenaria inizieranno ora tre settimane di negoziazioni con il Consilio, in vista dell’approvazione a fine novembre del bilancio Ue per il 2016.