La conferenza intitolata “Strategic foresight: a vision for the future of Europe” organizzata, lo scorso 1° febbraio, dal Comitato economico e sociale europeo (CESE) nel quadro della riunione della sezione specializzata Relazioni esterne (REX), ha affermato che prestare attenzione agli interessi e alle preoccupazioni della società civile è di vitale importanza per il futuro dell’Europa, sottolineando che queste dovrebbero riflettersi nelle relazioni di previsione strategica elaborate dalla Commissione.
Durante i lavori del consesso, i partecipanti hanno convenuto che il coinvolgimento delle organizzazioni della società civile (OSC) nella previsione strategica è della massima importanza. I cinque punti per un’autentica e significativa partecipazione della società civile a questo processo sono i seguenti: riconoscere la società civile come parte indispensabile nella costruzione del futuro; introdurre di una collaborazione più stretta tra tutte le istituzioni dell’UE; dare pari peso a tutte le OSC; garantire la diversità delle competenze e mantenere una partecipazione costante.
La Presidente del CESE Christa Schweng ha affermato: “I paesi democratici sono gli unici ad essere veramente impegnati nella trasparenza, gli unici con un’opinione pubblica che ritenga i governi responsabili delle scelte che fanno. E, naturalmente, sono gli unici con una società civile organizzata in grado di partecipare pienamente al processo decisionale.”
Invocando un coinvolgimento attivo delle OSC, dei datori di lavoro e dei sindacati nel processo di previsione, il presidente della sezione REX Dimitris Dimitriadis ha concluso l’evento aggiungendo: “Dobbiamo concentrarci sui megatrend che riguardano l’UE. È importante osservare come l’UE reagisce a queste megatendenze, poiché hanno un impatto sul nostro futuro.”