Commissione europea, presto le linee guida sul quadro comune di formazione

Incontro del Ceplis con i funzionari responsabili. Ingegneri professione prioritaria Il Consiglio europeo libere professioni (Ceplis) ha nuovamente incontrato la Commissione per approfondire la questione del quadro comune di formazione (Common Training Framework, CTF). Il CTF (art. 49 bis, direttiva 2013/55 sulle qualifiche professionali) indica un “insieme di conoscenze, abilità e competenze minime necessarie per
Incontro del Ceplis con i funzionari responsabili. Ingegneri professione prioritaria

Il Consiglio europeo libere professioni (Ceplis) ha nuovamente incontrato la Commissione per approfondire la questione del quadro comune di formazione (Common Training Framework, CTF). Il CTF (art. 49 bis, direttiva 2013/55 sulle qualifiche professionali) indica un “insieme di conoscenze, abilità e competenze minime necessarie per l’esercizio di una determinata professione.” Posta una serie di condizioni, ad esempio che la professione sia regolamentata in un terzo degli Stati, le associazioni professionali europee e nazionali e le autorità competenti possono presentare i propri suggerimenti alla Commissione. L’esecutivo, a sua volta, ha la responsabilità di stabilire il CTF per determinate professioni tramite atti delegati. Ad ogni modo, gli Stati membri, con un’opportuna giustificazione, potranno essere esentati dall’obbligo di introdurre un CTF nel proprio territorio.

Come anticipato dal vice capo unità della Commissione Tomaras all’Assemblea generale del Ceplis, ospitata da Confprofessioni a Venezia, è stato confermato che il documento di orientamento sarà pubblicato a inizio 2016. Queste linee guida includeranno un questionario finalizzato alla mappatura delle professioni e all’identificazione dei punti in comune tra i diversi requisiti a livello di formazione. Invece, pare che ora si ponga maggiore attenzione anche alla protezione dei consumatori, alla sicurezza e alla salute pubbliche, e non solo alla mobilità, fine ultimo del CTF. La Commissione sottolinea il ruolo cruciale svolto dagli Stati membri per quanto riguarda il CTF, a partire dalla discussione della bozza finale del documento entro la fine del 2015.

L’incontro ha dato la possibilità anche alle associazione aderenti al Ceplis di avanzare i propri dubbi e domande. Ad esempio, per quanto riguarda gli ingegneri, considerati una priorità, è stato chiarito che si potrà o sviluppare una base comune e aggiungere in seguito specializzazioni e moduli aggiuntivi a completare i requisiti base, o sviluppare un CTF diverso per ogni profilo. Nella definizione del CTF la Commissione non terrà conto della diversità dei requisiti richiesti agli ingegneri liberi professionisti o lavoratori dipendenti e privilegerà un approccio generale, che copra l’intera professione. Se ciò non fosse possibile, la priorità sarà accordata agli ingegneri civili e meccanici. Il Ceplis ha inoltre veicolato la preoccupazione che il livello delle qualifiche possa abbassarsi, e la speranza che non si ripeta l’insuccesso delle piattaforme comuni. Infine, è stato ribadito che lo sviluppo dei principi comuni di formazione non è legato all’introduzione della tessera professionale europea, anche se possono essere strumenti complementari nel facilitare la circolazione dei professionisti.

 

DIRETTIVA 2013/55/UE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO