DIRITTI DI SICUREZZA SOCIALE PER I LAVORATORI MOBILI

Prestazioni familiari, sussidi di disoccupazione, distacco dei lavoratori, questi i temi della consultazione pubblica lanciata dalla Commissione Europea La Commissione europea ha aperto una consultazione pubblica sul coordinamento dei regimi di sicurezza sociale europei. Tale coordinamento permette la tutela dei diritti delle persone che, spostandosi all’interno dell’Unione europea, possono mantenere la protezione sociale acquisita. Le
Prestazioni familiari, sussidi di disoccupazione, distacco dei lavoratori, questi i temi della consultazione pubblica lanciata dalla Commissione Europea

La Commissione europea ha aperto una consultazione pubblica sul coordinamento dei regimi di sicurezza sociale europei. Tale coordinamento permette la tutela dei diritti delle persone che, spostandosi all’interno dell’Unione europea, possono mantenere la protezione sociale acquisita. Le norme comunitarie in materia sono state aggiornate più volte da quando, nel 1958, è stata adottata la prima strategia europea per il coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale. La principale normativa di riferimento è il regolamento europeo n. 883/2004, che stabilisce norme e principi comuni per il coordinamento dei diritti di sicurezza sociale acquisiti in diversi paesi. Ad esempio, si prevede che si possa essere assicurati in un solo paese alla volta, che i periodi di assicurazione maturati in paesi diversi possano essere sommati, che i sussidi possano essere pagati in un altro paese.

Tramite la consultazione, aperta fino al 7 ottobre, la Commissione intende raccogliere le opinioni dei cittadini sul funzionamento delle norme attuali in varie situazioni transfrontaliere. Fine ultimo, apportare materiale al lavoro preparatorio per una possibile revisione della normativa.

I punti principali sono tre: le prestazioni familiari; le indennità di disoccupazione; le norme sul distacco di lavoratori subordinati o autonomi. L’iniziativa fa parte del pacchetto “Mobilità dei lavoratori”, annunciato nel programma di lavoro 2015 della Commissione, che a sua volta rientra nell’iniziativa a favore di un mercato interno più integrato ed equo.

 

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