Ampliamento degli acquisti mensili e una politica monetaria che possa garantire il ritorno dei tassi di inflazione a livelli vicini al 2%. È quanto ha annunciato il presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi, lo scorso 21 aprile, presentando le misure di politica monetaria prese dal Consiglio direttivo della Bce.
Nel confermare la stabilità dei tassi di interesse ancora per un lungo periodo di tempo, Draghi ha parlato dell’attuazione di misure non convenzionali aggiuntive, decise lo scorso marzo, e ha tracciato un’analisi della situazione economica e monetaria. Il PIL reale della zona Euro nell’ultimo trimestre 2015 è aumentato dello 0,3% rispetto al trimestre precedente, spinto dalla domanda interna, nonostante l’export sia ancora debole. I dati più recenti, relativi al primo trimestre 2016, confermano una prosecuzione di tale tendenza e le previsioni parlano di una continuazione della ripresa economica. La massa monetaria continua a crescere e si osserva una ripresa graduale dei prestiti, già avviata nel 2014. Secondo la BCE, inoltre, le politiche monetarie in essere dal giugno 2014, sostenute dalle misure più recenti, hanno favorito le condizioni di prestito a imprese e privati.
“L’intento della BCE è mantenere i prezzi stabili nel medio termine e sostenere le attività economiche, ma affinché le sue misure esplichino il loro pieno potenziale – ha sottolineato Draghi – serve un contributo decisivo a livello nazionale ed europeo. Sono pertanto cruciali politiche strutturali che aumentino la produttività e migliorino l’ambiente imprenditoriale e politiche fiscali più favorevoli alla crescita”.