EUROPA: DIMINUISCE IL DISAVANZO, MA AUMENTA IL DEBITO PUBBLICO

In Italia, deficit-PIL al -3.0% e debito-PIL al 132.1% Il 21 aprile Eurostat, ufficio statistico dell’Unione europea, ha pubblicato i dati per il 2014 sul disavanzo e sul debito pubblico, basandosi sulle prime comunicazioni del 2015 fornite dagli Stati membri per gli anni 2011-2014, per l’applicazione delle procedura di deficit eccessivo. Rispetto al 2013, il
In Italia, deficit-PIL al -3.0% e debito-PIL al 132.1%

Il 21 aprile Eurostat, ufficio statistico dell’Unione europea, ha pubblicato i dati per il 2014 sul disavanzo e sul debito pubblico, basandosi sulle prime comunicazioni del 2015 fornite dagli Stati membri per gli anni 2011-2014, per l’applicazione delle procedura di deficit eccessivo.

Rispetto al 2013, il disavanzo pubblico è diminuito sia nella zona euro sia nell’Unione europea (EU-28), passando da 2,9% nella zona euro e 3,2% nell’UE-28 a, rispettivamente, 2,4% e 2,9% del PIL.

 Nel 2014, quattro Paesi hanno segnato un’eccedenza: sono la Danimarca, la Germania, l’Estonia e il Lussemburgo. I Paesi con il minor rapporto deficit-PIL sono la Lituania, la Lettonia e la Romania. Sono dodici invece i Paesi il cui deficit supera il 3% del PIL, il primo dei quali è Cipro (-8,8%), seguito da Spagna, Croazia, Regno Unito, Slovenia, Portogallo, Irlanda, Francia, Grecia, Belgio, Polonia e Finlandia.

Al contrario, il debito è aumentato sia nella zona euro sia nell’UE-28: i dati relativi alla fine del 2014 registrano infatti un incremento al 91,9% nella prima e al 86,8% nella seconda, da 90,9% e 85,5% a fine 2013. I Paesi con il rapporto debito-PIL inferiore sono Estonia, Lussemburgo, Bulgaria, Romania e Lettonia. Mentre sono addirittura sedici quelli che registrano un dato superiore al 60% del PIL: primo di essi la Grecia (177,1%), seguita dall’Italia (132,1%), dal Portogallo, dall’Irlanda, da Cipro e dal Belgio.

Per quanto riguarda la spesa pubblica, in rapporto al PIL è diminuita rispetto all’anno precedente, attestandosi al 49% nella zona euro e al 48,1% nell’EU-28; le entrate invece si mantengono stabili nella zona euro e diminuiscono leggermente nell’UE-28, segnando rispettivamente un 46,6% e un 45,2% in rapporto al PIL.

Analizzando nello specifico la situazione italiana, il PIL aggregato ai prezzi di mercato aumenta da 1.609 a 1.616 miliardi; il disavanzo aumenta da 47,5 a 49 miliardi, portando il rapporto deficit-PIL al 3%; in rapporto al PIL, aumentano leggermente la spesa pubblica, dal 50,9% al 51,1%, e le entrate, dal 48% al 48,1%; aumenta anche il debito, che da 2.069 passa a 2.134 miliardi, portando il rapporto debito-PIL al 132,1%.

 

 

Per leggere il comunicato stampa di Eurostat.