Green Jobs, lo studio ANPAL pubblicato dalla Commissione europea

La ricerca mira a proporre un indice, il Green Rating, basato sulla classificazione ESCO (European Skills, Competences, Qualifications and Occupations )

Il progresso dei modelli di produzione ecologicamente sostenibili è uno dei principali fattori che guidano la ridefinizione delle competenze richieste dalle aziende. È cruciale dunque avere strumenti e classificazioni in grado di registrare e tracciare l’evoluzione delle professioni innovative nel settore dell’economia verde. In questo contesto, la classificazione European Skills, Competences, Qualifications and Occupations (ESCO) della Commissione Europea è fondamentale e comprende circa tremila professioni correlate a oltre tredicimila competenze, abilità e conoscenze. L’ultima versione di questa classificazione, pubblicata a gennaio 2022, include un elenco di 570 competenze ecologiche.

Il 6 febbraio 2024, la Commissione europea ha divulgato uno studio dell’Agenzia Nazionale Politiche Attive Lavoro (ANPAL), che esplora lo sviluppo di modelli di produzione sostenibile in risposta alla crescente domanda di competenze, specialmente quelle legate agli impieghi green. L’analisi sottolinea il ruolo cruciale di ESCO nel tracciare l’evoluzione delle professioni nell’economia verde. La ricerca mira a proporre un indice, il Green Rating, per valutare la vocazione ecologica delle professioni, basandosi sulla ricorrenza di conoscenze e abilità. Le duecentonovantanove professioni sono classificate in base al Green Ranking di ANPAL Servizi, evidenziando l’importanza di identificare chiaramente le professioni con una “vocazione verde”. La metodologia proposta focalizza l’attenzione su un approccio per individuare cluster di professioni orientate verso attività legate all’ambito diversificato del “Green”.

Sulla base dei valori del Green Ranking, in questo articolo e nel quadro di riferimento creato, le diverse occupazioni sono classificate in quattro gruppi, in base in relazione alla loro propensione “green”: di queste, sessantasette professioni sono state classificate con Alta Vocazione, cinquantatré professioni con Medio-Alta Vocazione; settantotto professioni con Medio-Bassa Vocazione; centouno professioni con Bassa Vocazione, sottolineando come la produzione sostenibile richieda una revisione delle competenze aziendali.

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