I liberi professionisti alla conferenza dell’Organizzazione mondiale del lavoro

L’Unione mondiale a Ginevra: il settore crea occupazione e contribuisce agli obiettivi dell’ILO L’8 giugno l’Unione mondiale delle professioni liberali (UMPL), le cui attività Confprofessioni segue con interesse, ha preso parte alla 104a sessione annuale della Conferenza internazionale del lavoro a Ginevra. La Conferenza viene organizzata dal Bureau dell’Organizzazione mondiale del lavoro (International Labour Organisation,
L’Unione mondiale a Ginevra: il settore crea occupazione e contribuisce agli obiettivi dell’ILO

L’8 giugno l’Unione mondiale delle professioni liberali (UMPL), le cui attività Confprofessioni segue con interesse, ha preso parte alla 104a sessione annuale della Conferenza internazionale del lavoro a Ginevra. La Conferenza viene organizzata dal Bureau dell’Organizzazione mondiale del lavoro (International Labour Organisation, ILO), ossia il suo segretariato permanente.

L’UMPL, nelle vesti del suo presidente Eric Thiry, presidente dell’associazione interprofessionale belga (UNPLIB), ha affermato che le organizzazioni non governative possono giocare un ruolo chiave nell’affrontare le nuove sfide in materia di lavoro. E in particolare l’UMPL, in virtù delle diverse origini dei suoi membri, ben testimonia la varietà delle condizioni di lavoro.

Inoltre, Thiry sostiene che innegabilmente le libere professioni apportano un contributo ai quattro obiettivi delineati dall’ILO: parità tra uomini e donne, creazione di posti di lavoro, garanzia dei diritti dei lavoratori, estensione della protezione sociale con la promozione del dialogo sociale. In seguito, ricorda che i liberi professionisti esercitano come piccole imprese, il principale motore della creazione di occupazione se si considera che due terzi dei lavoratori al mondo sono occupati in PMI (rapporto ILO). Ciò porta Thiry a sostenere l’esigenza di promuovere la creazione di PMI, come una possibile risposta alla disoccupazione, affrontando punti cruciali quali l’accesso al credito, la questione delle competenze e la transizione dell’economia da informale a informale, oltre alle problematiche specifiche delle imprese libero professionali: il mantenimento delle competenze, la formazione continua, la trasmissione dell’impresa e la capacità di gestione della stessa. Infine, Thiry dichiara la volontà dell’UMPL di collaborare con l’ILO nel migliorare le condizioni di lavoro, creando una società più giusta.