IMPRENDITORIALITÀ E PMI INDIVIDUALI, motori di crescita

A Bruxelles un dibattito tra professionisti per approfondire il fenomeno imprenditoriale a guida singola e il piano d’azione Imprenditorialità 2020 Il 10 dicembre scorso, presso il Comitato economico e sociale europeo di Bruxelles, si è tenuto un incontro su imprenditorialità e piccole medie imprese individuali. Temi del dibattito un’analisi approfondita del fenomeno imprenditoriale a guida
A Bruxelles un dibattito tra professionisti per approfondire il fenomeno imprenditoriale a guida singola e il piano d’azione Imprenditorialità 2020

Il 10 dicembre scorso, presso il Comitato economico e sociale europeo di Bruxelles, si è tenuto un incontro su imprenditorialità e piccole medie imprese individuali. Temi del dibattito un’analisi approfondita del fenomeno imprenditoriale a guida singola, il piano d’azione Imprenditorialità 2020 e le richieste concrete alle istituzioni europee. All’incontro hanno partecipato esponenti del mondo accademico e dell’imprenditoria, tra cui l’inglese Amjad Bashir, eurodeputato del gruppo ECR e membro del gruppo di lavoro sulle PMI presso il Parlamento europeo, e Anna Danti, membro della task force su economia collaborativa, nuovi modelli d’impresa e PMI della DG Grow (Commissione europea).

 

In Europa 99 imprese su 100 sono PMI. L’85% dei nuovi posti di lavoro sono creati da PMI. 58 centesimi ogni euro provengono da PMI. La maggior parte degli uomini e delle donne in Europa sono imprenditori individuali che sviluppano la propria impresa economica: nello specifico, l’81% degli uomini e il 78% delle donne (2012). Il numero degli imprenditori individuali sta crescendo in maniera differente nei diversi stati dell’Unione, ma in particolar modo tra i giovani, gli over 65 e le donne. Il gruppo è eterogeneo in termini di professioni, regolamentazioni, modi di lavorare, strutture di supporto.

 

Per rilanciare lo spirito imprenditoriale in Europa, la Commissione ha messo in campo il piano d’azione Imprenditorialità 2020. I tre pilastri su cui si fonda coinvolgono tutti i livelli (nazionale, regionale e locale) e riguardano: un’educazione imprenditoriale legata a incentivi alla proattività, all’innovazione e al conseguimento di risultati; un ambiente in cui gli imprenditori possano prosperare e crescere tramite un effettivo supporto nei passi cruciali del ciclo di vita dell’impresa; consapevolezza e sensibilizzazione verso gruppi specifici quali donne, over 65, immigrati e disoccupati.

 

Dal dibattito sono emerse alcune necessità, tra cui lo sviluppo di una figura che possa essere un valido interlocutore e punto di riferimento istituzionale, una migliore regolamentazione che tenga conto delle esigenze specifiche delle imprese individuali, una mozione al Parlamento europeo per stabilire una definizione ufficiale di impresa individuale, come sottoinsieme di PMI, e per dare più rilevanza alla definizione europea di PMI, un calcolo corretto delle imprese individuali nelle statistiche nazionali ed europee, nonché la creazione di un gruppo di esperti presso DG Grow o Eurostat.