IN ARRIVO UN PROGRAMMA EUROPEO PER LA MOBILITA’ DEI LAVORATORI DIPENDENTI

La Commissione europea ha aperto un bando per esaminare la fattibilità di progetti di mobilità transfrontaliera. Possibile fase pilota nel 2016-2017 Nel contesto del programma europeo per l’occupazione e l’innovazione sociale (European Programme for Employment and Social Innovation, EaSI), la Commissione ha aperto un bando per la mobilità dei professionisti, intesi come persone già impegnate
La Commissione europea ha aperto un bando per esaminare la fattibilità di progetti di mobilità transfrontaliera. Possibile fase pilota nel 2016-2017

Nel contesto del programma europeo per l’occupazione e l’innovazione sociale (European Programme for Employment and Social Innovation, EaSI), la Commissione ha aperto un bando per la mobilità dei professionisti, intesi come persone già impegnate in un percorso lavorativo. La promozione della mobilità lavorativa rientra nelle linee politiche di Juncker e infatti, entro la fine dell’anno, la Commissione presenterà un pacchetto di iniziative per incentivarla.

Sono frequenti nel mercato del lavoro problemi quali squilibri tra domanda e offerta, causati sia da una carenza di competenze a livello nazionale sia dall’inadeguatezza delle stesse, ma prevedere delle esperienze lavorative all’estero per i dipendenti quanto meno permette di far loro acquisire delle competenze ed esperienze in una dimensione europea. Diversamente dalle grandi aziende, spesso le PMI incontrano delle difficoltà nel prevedere incarichi o scambi di breve termine per i propri dipendenti. Essendo le PMI la spina dorsale dell’economia europea, c’è la sensazione che un grande potenziale inespresso di rafforzamento del capitale umano: per questo la Commissione sta valutando come porre rimedio alla mancanza di un programma europeo dedicato alle persone già occupate che desiderano un’esperienza di mobilità transfrontaliera di breve periodo in un’altra azienda, durante la quale mantenere il rapporto contrattuale con il datore di lavoro. Ci sarebbero benefici per le aziende, che vedrebbero rafforzate le competenze internazionali del proprio personale e godrebbero di nuovi legami transfrontalieri, e per i dipendenti, che svilupperebbero nuove competenze nel quadro dell’apprendimento permanente.

Il bando si rivolge ad associazioni di datori di lavoro e di imprese a livello europeo e ha una funzione esplorativa, essendo stato concepito per valutare se, ed eventualmente in che condizioni, c’è davvero necessità di un programma di questo tipo, che preveda un distacco dei dipendenti per un periodo da uno a sei mesi. L’azione deve quindi includere: innanzitutto, l’esame della situazione attuale, della necessità di un’azione europea e della situazione delle imprese; in secondo luogo, la valutazione delle opzioni per un intervento europeo in quest’area; infine, in base ai risultati della fase analitica, se giudicato fattibile, il bando potrebbe finanziare un’azione pilota che istituisca e testi tale programma, sostenendo finanziariamente uno scambio o un distacco temporaneo per una selezione di imprese e di dipendenti. L’azione inizierà nel gennaio 2016 e avrà una durata di 18 mesi, al cui termine la Commissione avrà ricevuto sufficienti input sulle opzioni esistenti riguardo un potenziale intervento in quest’area.

 

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