La Commissione disegna il futuro sistema Iva

Gli obiettivi della nuova imposta: piu’ trasparente, piu’ ampia e piu’ rigorosa Lo scorso 6 dicembre la Commissione europea ha presentato la Comunicazione sul futuro dell’IVA, con la quale delinea le caratteristiche fondamentali del nuovo sistema dell’imposta sul valore aggiunto e stabilisce quelli che saranno gli interventi necessari per avere un regime più semplice, efficiente
Gli obiettivi della nuova imposta: piu’ trasparente, piu’ ampia e piu’ rigorosa

Lo scorso 6 dicembre la Commissione europea ha presentato la Comunicazione sul futuro dell’IVA, con la quale delinea le caratteristiche fondamentali del nuovo sistema dell’imposta sul valore aggiunto e stabilisce quelli che saranno gli interventi necessari per avere un regime più semplice, efficiente e solido, in grado di sostenere l’attività economica e la crescita.

L’attuale situazione economica ha messo in luce l’importanza del ruolo svolto dall’IVA nel garantire la stabilità e la crescita economiche; si tratta di una fonte importante di entrate per gli Stati membri e potrebbe diventarlo ancora di più, dal momento che la recessione e l’invecchiamento della popolazione incidono su altre fonti di reddito. Tuttavia, a distanza di 40 anni dall’introduzione dell’imposta, il regime si è rivelato non essere più in linea con un’economia orientata ai servizi e basata sulle tecnologie e per tale ragione la Commissione ha intrapreso il cammino verso una riforma ambiziosa del sistema dell’IVA.

Come già detto, il nuovo regime dovrà perseguire tre obiettivi principali. In primo luogo dovrà essere di più facile applicazione e più trasparente, in modo da ridurre quelli che ad oggi le imprese considerano degli oneri amministrativi considerevoli e per stimolare il commercio transfrontaliero. Si parla per questo di standardizzazione delle dichiarazioni IVA, sportello unico per fornire un accesso chiaro e semplice alle informazioni attraverso un portale web centrale. In secondo luogo, il nuovo sistema dovrà puntare al risanamento fiscale, attraverso l’ampliamento della base imponibile e la limitazione del ricorso alle aliquote ridotte, in modo quindi da generare nuovi flussi di entrate senza aumentare le aliquote attualmente in vigore. Infine, con il nuovo regime si dovranno ridurre le perdite di entrate dovute all’IVA non versata, attraverso il rafforzamento degli attuali meccanismi antifrode e l’istituzione di un gruppo di revisori transfrontaliero al fine di facilitare i controlli multilaterali.

Tale comunicazione stabilisce i principi guida del futuro sistema IVA, che continuerà ad essere basato sull’imposizione nel paese di destinazione. Per il Commissario europeo alla fiscalità è di fondamentale importanza garantire che il sistema dell’IVA dell’UE sia pienamente funzionante ed esprima tutto il suo potenziale; nonostante la fiscalità sia un’area di competenza degli Stati membri, la Commissione europea ha il compito fondamentale di coordinare i governi nazionali e di farli cooperare.

Aliquote IVA applicate nei vari Stati membri UE

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