La modernizzazione della direttiva sulle qualifiche professionali

Alla Commissione europea si fa il punto dei risultati raggiunti e dei punti ancora aperti Il 12 febbraio 2014, Confprofessioni ha partecipato alla conferenza organizzata dalla Commissione europea sul tema “Modernizzazione della Direttiva sulle qualifiche professionali: mobilità sicura”. Tra gli oratori, rappresentanti di associazioni professionali europee, funzionari della Commissione e gli europarlamentari che più hanno
Alla Commissione europea si fa il punto dei risultati raggiunti e dei punti ancora aperti

Il 12 febbraio 2014, Confprofessioni ha partecipato alla conferenza organizzata dalla Commissione europea sul tema “Modernizzazione della Direttiva sulle qualifiche professionali: mobilità sicura”. Tra gli oratori, rappresentanti di associazioni professionali europee, funzionari della Commissione e gli europarlamentari che più hanno contribuito alla revisione della Direttiva Qualifiche.

La giornata è stata dedicata all’analisi dei punti fondamentali del nuovo testo normativo, a cui più si dovrà porre attenzione durante la fase di implementazione.

Tutti gli interventi hanno enfatizzato la necessità di ricercare un equilibrio tra garanzie alla mobilità professionale, da una parte, e garanzie alla sicurezza dei consumatori, dall’altra.

Durante la mattinata, i relatori hanno introdotto lo strumento della Tessera professionale europea (un certificato elettronico che permetterà il mutuo riconoscimento della qualifica di professionista tra Stati europei) e il meccanismo di allarme che informerà lo Stato ospitante dell’eventuale sospensione dall’albo (anche temporanea) di un professionista.

Nella sessione pomeridiana della conferenza si è affrontato il tema del riconoscimento del tirocinio professionale e dei principi comuni di formazione, che permettono il riconoscimento automatico delle qualifiche professionali.

A conclusione dell’incontro, il Commissario europeo Barnier ha salutato i presenti sottolineando l’importanza della mobilità professionale come fonte di sviluppo per tutti gli Stati membri e strumento indispensabile per frenare il fenomeno della disoccupazione giovanile, augurandosi un efficiente recepimento della direttiva qualifiche nei parlamenti nazionali.

 

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