La validità del modello libero professionale per i giovani europei

Micro imprese libero professionali più stabili. Da migliorare il legame istruzione-mondo del lavoro. Il 2 giugno Confprofessioni ha preso parte alla Giornata europea organizzata da UNAPL (associazione interprofessionale francese), focalizzata sulla promozione dell’imprenditorialità e dell’esercizio liberale tra i giovani. Data la maggiore stabilità delle imprese liberali e il loro utilizzo di competenze ad alto valore
Micro imprese libero professionali più stabili. Da migliorare il legame istruzione-mondo del lavoro.

Il 2 giugno Confprofessioni ha preso parte alla Giornata europea organizzata da UNAPL (associazione interprofessionale francese), focalizzata sulla promozione dell’imprenditorialità e dell’esercizio liberale tra i giovani. Data la maggiore stabilità delle imprese liberali e il loro utilizzo di competenze ad alto valore intellettuale, UNAPL sostiene l’importanza di valorizzare il lavoro indipendente, e l’esercizio liberale in particolare, come una valida alternativa al lavoro dipendente per i giovani. Tra i relatori, Michel Chassang, presidente di UNAPL, Rudolf Kolbe, presidente del Ceplis, e Arno Metzler, consigliere al CESE e relatore del parere su “Il ruolo delle professioni liberali nella società civile europea del 2020”.

 

Partendo dalla considerazione che il futuro dell’occupazione risiede nelle microimprese, tra cui quelle liberali, gli interventi hanno espresso l’esigenza di permettere a tutti i giovani la possibilità di intraprendere un’impresa, oltre che di allentare le diverse leggi che frenano lo sviluppo delle imprese dei liberi professionisti.

 

Gaetano Stella, presidente di Confprofessioni, ha presentato la situazione italiana, con le sue luci e le sue ombre, evidenziando le tematiche che più stanno a cuore della Confederazione: innanzitutto, l’istruzione e le falle nel collegamento tra università e mondo del lavoro; in secondo luogo, il praticantato e la nuova possibilità di inquadrarlo con un contratto di apprendistato; in terzo luogo, le agevolazioni fiscali e contributive, tra cui il regime dei minimi; infine, le forme organizzative e l’importanza di sostenere forme di tipo aggregativo, che meglio consentono l’innovazione strutturale del lavoro professionale. UNAPL e Confprofessioni condividono le medesime preoccupazioni, in particolare in materia di istruzione, esprimendo entrambe la necessità di avvicinare mondo dell’istruzione e mondo libero professionale, ma anche riguardo l’organizzazione del lavoro e la validità del modello associativo, soprattutto per i giovani. Inoltre, le due associazioni sono accomunate anche dal fatto di essere di fronte a un progetto di legge che intende riformare importanti aspetti del lavoro professionale. Si tratta, in Francia, del progetto di legge Macron e, in Italia, del DDL concorrenza, che suggeriscono ai professionisti de due Paesi l’importanza di sostenersi a vicenda, collaborare e scambiare esperienze.

 

Maggiori informazioni sulla Giornata europea 2015 UNAPL.