Lavoro, EU-OSHA: Rischi psicosociali nell’era digitale

Il direttore esecutivo dell'Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro presenta le sfide psicosociali nell'era del lavoro digitale alla conferenza della presidenza belga dell'UE sulla salute mentale sul lavoro

L’Agenzia europea per la salute e la salute sul lavoro (EU-OSHA) definisce i rischi psicosociali, e le conseguenze che ne derivano, tra le questioni più impegnative della sicurezza e della salute sul lavoro (SSL). Oltre all’effetto negativo sulla salute individuale, i rischi psicosociali possono avere un impatto negativo sull’efficienza delle organizzazioni e sulle economie nazionali.

È in questo contesto che la Presidenza belga organizza una conferenza di alto livello sulla salute mentale e il lavoro. L’evento del 30 e 31 gennaio 2024 riunisce esperti e policy-makers per affrontare tutte le sfide legate al deterioramento della salute mentale nei luoghi di lavoro europei. A tal fine, la conferenza seguirà il continuum della prevenzione, affrontando successivamente i tre tipi di prevenzione (primaria, secondaria e terziaria). Verrà sottolineata la necessità di un approccio integrato, di un solido quadro legislativo a livello europeo, di una migliore anticipazione delle crisi future e dell’importanza del dialogo sociale.

I rischi psicosociali derivano da una progettazione, un’organizzazione e una gestione inadeguate del lavoro, nonché da un contesto sociale non idoneo, provocando esiti psicologici, fisici e sociali negativi.

Secondo la Commissione europea, il 27% dei lavoratori europei ha dichiarato di aver sperimentato stress, depressione o ansia legati al lavoro nei dodici mesi precedenti, aumentando le probabilità di assenteismo con gravi ripercussioni sulla vita dei lavoratori e sull’organizzazione aziendale. Inoltre, il mondo del lavoro non è rimasto indifferente alla crisi sanitaria: un’indagine del 2022 condotta dall’UE-OSHA ha rivelato che più di 4 lavoratori su 10 (44%) nell’Unione Europea hanno notato di essere più stressati sul lavoro a causa della pandemia COVID-19.

Dunque, la conferenza promossa dalla Presidenza belga sulla salute mentale e il lavoro si configura come un passo significativo nella comprensione e nell’affrontare i rischi psicosociali nei luoghi di lavoro europei. La consapevolezza dell’impatto diretto sulla salute mentale e fisica dei lavoratori, oltre alle conseguenze sull’efficienza organizzativa e sulle economie nazionali, richiama l’urgente necessità di un approccio integrato e di un solido quadro legislativo a livello europeo. Questo rappresenta un passo avanti cruciale nella costruzione di luoghi di lavoro più sani e sostenibili per il benessere collettivo e la prosperità economica.

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