L’uguaglianza di genere al centro del futuro dell’UE

Marie-Colline Leroy: “Il lavoro per creare una vera Unione dell’uguaglianza non è finito”

Il 27 febbraio, i Ministri dell’UE per l’uguaglianza di genere hanno esaminato i risultati dell’attuale legislatura del Parlamento europeo e della Commissione, delineando le basi per il prossimo mandato dopo le elezioni europee di giugno. L’incontro si è concentrato sul posizionare la parità di genere al centro della trasformazione in corso nella società europea, in relazione alle transizioni economica, ecologica e digitale.

Gli Stati membri hanno, inoltre, sostenuto la necessità di una maggiore visibilità della politica di parità di genere nel Consiglio, potenziando i meccanismi istituzionali per una politica di uguaglianza di genere più efficace. A tal fine, la Presidenza presenterà una discussione formale sull’aggiunta dell’uguaglianza al nome della Configurazione del Consiglio Occupazione e Affari Sociali, durante la prima riunione – dedicata esclusivamente all’Uguaglianza – il prossimo 7 maggio.

Si è registrato anche un forte sostegno per rafforzare la leadership politica di alto livello attraverso un Commissario Europeo con competenze specifiche per il trattamento delle politiche sull’uguaglianza di genere. Inoltre, si vuole creare una nuova e ambiziosa Strategia per la parità di genere dopo il 2025 e integrare ulteriormente le questioni di genere nelle politiche dell’UE.

In aggiunta a ciò, i Ministri hanno evidenziato che, sebbene siano stati ottenuti molti risultati, la strada verso la parità è ancora molto lunga. Rimane ferma la necessità di continuare a combattere tutte le forme di violenza di genere, compresa la cyberviolenza, colmare i divari – occupazionali, assistenziali, retributivi e pensionistici – nel contesto del Pilastro europeo dei diritti sociali e approfondire l’integrazione della dimensione di genere nelle politiche digitali, verdi e sanitarie.

Nel corso dei prossimi cinque anni, l’UE si dedicherà a sostenere le twin transitions, tenendo conto dell’impatto differenziato che i cambiamenti climatici e le misure ambientali hanno sui diversi generi. Si evidenzia inoltre l’importanza di integrare una prospettiva di genere nella transizione ecologica e di affrontare le preoccupazioni legate alle tecnologie digitali. Anche la politica sanitaria risulta assumere un ruolo di cruciale importanza. In ultimo, si enfatizza l’importanza delle organizzazioni femminili ma queste per funzionare al meglio richiedono un maggior riconoscimento e un più cospicuo versamento di risorse.

L’incontro si è concluso sottolineando l’importanza di istituire meccanismi solidi a livello istituzionale, garantire una rappresentanza decisionale significativa e fornire risorse adeguate a progredire nei diritti delle donne.

Marie-Colline Leroy, Segretaria di Stato belga per l’uguaglianza di genere afferma: “Dobbiamo essere orgogliosi di quanto è già stato realizzato, ma il lavoro per creare una vera Unione dell’uguaglianza non è finito. Sfruttiamo lo slancio della nuova legislatura per fare dell’Unione europea un luogo in cui tutti abbiano le stesse possibilità di prosperare, essere in salute e contribuire alla società“.

Maggiori informazioni qui.