MERCATO DEL LAVORO, più spazio alle politiche attive

L’audizione al PE: puntare su inclusività, coordinamento, lotta alla disoccupazione a lungo termine Il 3 dicembre scorso si è svolta, presso la Commissione per l’occupazione e gli affari sociali del Parlamento europeo, un’audizione sul tema delle politiche attive per il mercato del lavoro negli Stati membri, nel contesto della strategia di inclusione che la Commissione
L’audizione al PE: puntare su inclusività, coordinamento, lotta alla disoccupazione a lungo termine

Il 3 dicembre scorso si è svolta, presso la Commissione per l’occupazione e gli affari sociali del Parlamento europeo, un’audizione sul tema delle politiche attive per il mercato del lavoro negli Stati membri, nel contesto della strategia di inclusione che la Commissione europea ha lanciato nel 2008. Tale strategia, fondata sul principio della lotta all’esclusione dal mercato del lavoro, è caratterizzata da tre principali linee d’azione: adeguato sostegno al reddito, accesso a servizi pubblici di qualità e politiche attive del mercato del lavoro.

 

Nel corso dell’audizione, i rappresentanti di Spagna e Polonia hanno messo in risalto i progressi fatti in materia di disoccupazione nei propri Paesi, auspicando azioni più incisive da parte delle istituzioni europee, attraverso l’analisi dettagliata dei dati provenienti da ogni singolo Stato.

 

Gli esponenti dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) hanno apprezzato gli sforzi messi in atto dalla Commissione e condiviso le linee guida della strategia del 2008 sottolineandone, tuttavia, la scarsa inclusività. Secondo l’Ocse, infatti, precludere la possibilità di reintegro nel mondo lavorativo a chi risulta disoccupato da tempo rischia di vanificare tutti gli sforzi messi in campo, senza considerare che la mancanza di un’agenzia ad hoc, in grado di regolare le attività proposte, potrebbe minare il successo della strategia stessa.

 

Il contributo dei membri dell’Organizzazione mondiale del lavoro ha posto l’attenzione sul rischio relativo alla diminuzione delle risorse investite per le azioni di contrasto alla disoccupazione di lungo termine, rispetto a quelle per il breve-medio termine. Secondo l’Organizzazione mondiale, è infatti fondamentale che tutte le parti coinvolte, disoccupati, datori di lavoro, parti sociali, istituzioni, lavorino in sinergia per riuscire a prevenire possibili future perdite di posti di lavoro.

 

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