Mercato unico, DIBATTITO IN COMMISSIONE IMCO

La strategia mira ad implementare l’occupazione con una particolare attenzione a servizi professionali e professioni regolamentate. Comi: “Investire in start up ed erogare fondi ad hoc” Il 10 dicembre scorso, durante i lavori della commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori (IMCO), l’onorevole Lara Comi del PPE ha presentato una relazione sulla
La strategia mira ad implementare l’occupazione con una particolare attenzione a servizi professionali e professioni regolamentate. Comi: “Investire in start up ed erogare fondi ad hoc”

Il 10 dicembre scorso, durante i lavori della commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori (IMCO), l’onorevole Lara Comi del PPE ha presentato una relazione sulla strategia per il mercato unico, di cui IMCO è competente per merito e su cui ha avviato una procedura legislativa.

Tema principale della strategia, lanciata dalla Commissione europea il 28 ottobre, il completamento del mercato interno, che non offre ancora tutti i vantaggi attesi dai cittadini. Il concetto originale, infatti, prevede un mercato unico approfondito ed equo, con una base industriale forte. Per conseguire tale obiettivo è necessario migliorare il mercato unico in linea con la realtà economica odierna di un’accresciuta digitalizzazione, di nuovi modelli di business e di legami sempre più stretti tra la manifattura e i servizi nelle odierne catene globali del valore. La strategia del mercato unico propone una serie di iniziative concrete e ambiziose per eliminare gli ostacoli economicamente rilevanti che si frappongono all’occupazione, alla crescita e agli investimenti in Europa. Un esempio, rendere il mercato dei servizi senza frontiere una realtà effettiva, ponendo attenzione in particolare ai servizi professionali e alle professioni regolamentate.

Nel corso dei lavori, la relatrice ha elencato i punti principali della relazione di iniziativa, che sarà presentata in bozza il 25 gennaio prossimo e che avrà come termine ultimo per la presentazione degli emendamenti il 25 febbraio.

Per raggiungere tali traguardi, Comi ha sottolineato la necessità di mettere in atto misure in materia di competitività delle PMI e investire nella creazione e nello sviluppo coordinato di nuove attività economiche, come le start up, attraverso l’erogazione di fondi ad hoc. Per fare ciò è doveroso superare l’ostacolo dell’eterogeneità dei regimi fiscali nazionali e l’eccessiva burocrazia, che spesso preclude l’accesso a questi fondi. Sarebbe inoltre auspicabile, secondo Comi, implementare il passaporto dei servizi, al fine di sancire regole uguali per tutti, così come andrebbe reso più economico e più accessibile il brevetto unitario europeo, che consente una protezione semplificata delle invenzioni su tutto il territorio Ue.