Occupazione giovanile, Bruxelles stanzia 1,1 miliardi

Approvato il piano operativo nazionale per l’implementazione della YEI in Italia L’11 luglio la Commissione europea ha adottato il piano operativo nazionale (PON) per l’attuazione dell’iniziativa a favore dell’occupazione giovanile (Youth Employment Initiative, YEI) in Italia. Si tratta del secondo PON adottato, dopo quello francese del mese scorso, e, grazie ad esso, l’Italia potrà beneficiare
Approvato il piano operativo nazionale per l’implementazione della YEI in Italia

L’11 luglio la Commissione europea ha adottato il piano operativo nazionale (PON) per l’attuazione dell’iniziativa a favore dell’occupazione giovanile (Youth Employment Initiative, YEI) in Italia. Si tratta del secondo PON adottato, dopo quello francese del mese scorso, e, grazie ad esso, l’Italia potrà beneficiare di più di 530 milioni di euro (su un totale di 6 miliardi), da indirizzare a giovani non coinvolti in percorsi di istruzione, occupazione o formazione (i cosiddetti NEET) e situati in regioni dove la disoccupazione giovanile supera il 25%. A tali risorse si sommeranno 570 milioni provenienti dal budget europeo, più precisamente dal Fondo sociale europeo, e 400 milioni mobilitati tramite altre fonti.

Mettendo a disposizione tali finanziamenti, il piano operativo della YEI, insieme all’FSE, contribuisce all’attuazione della garanzia giovani, il programma della Commissione per affrontare la disoccupazione giovanile tramite l’offerta di un’opportunità (di buona qualità) di istruzione, apprendistato, tirocinio od occupazione a ogni giovane, entro i quattro mesi dalla fine degli studi o dall’inizio della disoccupazione. Nel caso dell’Italia, è stato ritenuto opportuno estendere l’applicazione della garanzia ai giovani fino ai 29 anni, contro i 25 standard: si stima che l’iniziativa coinvolgerà più di 500 milioni di persone.

La garanzia giovani costerà all’Europa 21 miliardi all’anno, stima l’ILO, ma l’inazione sarebbe ancora più negativo per il bilancio europeo, poiché in base ai dati Eurostat i NEET pesano sulle finanze europee per 153 miliardi, tra benefici, guadagni mancati e tasse.

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