Parlamento Europeo, approvata la prima legge sull’Intelligenza Artificiale

Brando Benifei, co-rapporteur dell’iniziativa legislativa: “Finalmente abbiamo la prima legge vincolante al mondo sull'Intelligenza Artificiale”

Ieri mercoledì 13 marzo, il Parlamento europeo ha adottato l’Artificial Intelligence Act (AI Act) che era stato concordato nei negoziati con gli Stati Membri nel Dicembre 2023. Il regolamento risponde direttamente a delle proposte dei cittadini dalla Conferenza sul Futuro dell’Europa sull’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale (IA) e degli strumenti digitali per migliorare l’accesso dei cittadini alle informazioni, comprese le persone con disabilità.

 

L’obiettivo della legge è proteggere i diritti fondamentali, la democrazia, lo stato di diritto e la sostenibilità ambientale dall’IA ad alto rischio, potenziando l’innovazione e stabilendo l’Europa come leader del settore. Infatti, le nuove regole escludono alcuni utilizzi dell’IA che mettono a rischio i diritti dei cittadini, inclusi i sistemi di categorizzazione biometrica basati su caratteristiche sensibili e sullo scraping non mirato di immagini facciali da internet o da filmati di telecamere a circuito chiuso per creare database di riconoscimento facciale. Saranno vietati anche il riconoscimento delle emozioni sul posto di lavoro e nelle scuole, il social scoring, il predicting policing (quando si basa esclusivamente sul profilo di una persona o sulla valutazione delle sue caratteristiche) e l’IA che manipola il comportamento umano o sfrutta le vulnerabilità delle persone.

 

L’uso di sistemi di identificazione biometrica (RBI) da parte delle forze viene consentito solo in circostanze specifiche e soggetto a rigorose garanzie, come l’autorizzazione giudiziaria. Altri utilizzi ad alto rischio dell’IA, come nei servizi pubblici, devono in ogni caso valutare e ridurre i rischi, essere trasparenti e consentire la supervisione umana.

In aggiunta, anche i sistemi di IA per uso generale (GPAI) devono essere trasparenti e rispettare la legge sul copyright. Quelli più potenti devono sottostare a valutazioni dei rischi e segnalare incidenti. Inoltre, i deep fake devono essere chiaramente etichettati. Saranno poi create aree di prova normativa per consentire lo sviluppo sicuro e l’addestramento dell’IA prima del suo lancio sul mercato, accessibili alle piccole imprese e alle start-up.

 

Il regolamento è ancora soggetto a verifica finale da parte dell’ufficio che si occupa della compliance giuridico-linguista e se ne prevede l’adozione definitiva entro la fine della legislatura. La legge europea ha anche bisogno di essere formalmente approvata dal Consiglio. Entrerà pertanto in vigore venti giorni dopo la sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale e sarà pienamente applicabile ventiquattro mesi dopo la sua entrata in vigore.

 

Il co-rapporteur della Commissione per il Mercato Interno Brando Benifei (S&D, Italia) ha dichiarato: “Finalmente abbiamo la prima legge vincolante al mondo sull’Intelligenza Artificiale, per ridurre i rischi, creare opportunità, combattere la discriminazione e portare trasparenza. Grazie al Parlamento, le prassi inaccettabili di Intelligenza Artificiale saranno vietate in Europa e i diritti dei lavoratori e dei cittadini saranno tutelati“.

 

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