Patto di stabilità e crescita, sfruttare al meglio la flessibilità

Gli orientamenti della Commissione sull’applicazione delle norme del Patto per incoraggiare le riforme istituzionali La Commissione europea ha presentato degli orientamenti dettagliati sull’applicazione delle regole dal Patto di stabilità e crescita, con l’obiettivo di incoraggiare le riforme strutturali e gli investimenti. In particolare, i contributi nazionali al Fondo europeo di investimento strategico ricevono una particolare
Gli orientamenti della Commissione sull’applicazione delle norme del Patto per incoraggiare le riforme istituzionali

La Commissione europea ha presentato degli orientamenti dettagliati sull’applicazione delle regole dal Patto di stabilità e crescita, con l’obiettivo di incoraggiare le riforme strutturali e gli investimenti.

In particolare, i contributi nazionali al Fondo europeo di investimento strategico ricevono una particolare attenzione e non saranno tenuti in considerazione dalla Commissione nel corso della definizione dell’aggiustamento fiscale, che sia sotto il braccio preventivo o correttivo del Patto. Inoltre, gli Stati membri sottoposti al braccio preventivo, con condizioni economiche dimesse, poste determinate condizioni possono deviare temporaneamente dai loro obiettivi di medio termino o dal cammino verso l’aggiustamento per realizzare investimenti. Gli investimenti eleggibili sono stanziamenti nazionali in progetti cofinanziati dell’UE nel contesto della politica strutturale e di coesione, dei network transeuropei e del Meccanismo per collegare l’Europa, ma anche il cofinanziamento nazionale a progetti cofinanziati anche dal Fondo europeo per gli investimenti strategici.

Per sostenere le riforme strutturali, la Commissione valuterà il loro impatto fiscale positivo nel contesto del braccio preventivo del Patto. Per le misure di riforma da valutare ex ante, gli Stati membri dovranno presentare uno specifico progetto di riforma strutturale, che fornisca informazioni dettagliate e verificabili e una credibile tempistica per l’attuazione e l’erogazione. La Commissione valuterà il progetto prima di raccomandare un’eventuale deviazione temporanea dagli obiettivi di medio termine. Nel caso di riforme strutturali nel contesto del braccio correttivo del Patto, la Commissione continuerà a valutare l’effettiva azione sulla base dello sforzo di risanamento di bilancio strutturale e terrà in considerazione il progetto di riforme, al fine di definire la scadenza per la correzione del deficit eccessivo o la durata di eventuali estensioni.

Infine, per tenere meglio in considerazione la situazione ciclica del singolo Stato sotto il braccio preventivo del Patto, da ora in poi la Commissione applicherà una matrice per specificare l’appropriato aggiustamento fiscale, in modo ci siano maggiori sforzi di bilancio durante i periodi migliori, e viceversa. Nel caso di grave recessione economica nell’intera Unione, la norme del Patto al riguardo dovrebbero essere utilizzate, quando necessario.

 

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