PE, il nuovo regolamento sul portafoglio digitale UE

Il nuovo quadro di identità digitale fornirà ai cittadini dell'Unione Europea l'accesso digitale transfrontaliero ai principali servizi pubblici

Uno studio del servizio di ricerca del Parlamento Europeo evidenzia come, dall’inizio della pandemia, la fornitura di servizi pubblici e privati sia diventata sempre più digitale. I sistemi di portafoglio digitale esistenti consentono agli utenti di memorizzare e collegare i dati in un unico ambiente senza soluzione di continuità sui loro telefoni cellulari. Tuttavia, secondo la Commissione, questa comodità ha il costo di una perdita di controllo sui dati personali, rendendo più difficile attenuare le frodi e le minacce alla sicurezza informatica.

Il 29 febbraio è stato adottato il regolamento sul nuovo portafoglio di identità digitale, che permetterà ai cittadini di identificarsi e autenticarsi online senza dover ricorrere a dei fornitori commerciali, pratica che solleva problemi di fiducia, sicurezza e privacy. Il nuovo regolamento fornisce gratuitamente agli utenti delle “firme elettroniche certificate”, che sono più affidabili e hanno lo stesso valore legale di una firma autografa, nonché le interazioni tra portafogli, per migliorare la fluidità degli scambi digitali.

Il portafoglio UE verrà utilizzato su base volontaria. Inoltre, durante le negoziazioni, gli eurodeputati hanno garantito delle disposizioni per salvaguardare i diritti dei cittadini e promuovere un sistema digitale inclusivo, evitando discriminazioni nei confronti di chi sceglie di non utilizzare il portafoglio digitale. Gli utenti potranno dunque avere il pieno controllo dei loro dati e chiedere che siano cancellati, come previsto dal Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR).

La Rapporteur Romana Jerković ha dichiarato: “Questa legislazione mira a conferire ai cittadini il pieno controllo dell’uso e della condivisione dei loro dati. L’identità digitale è passata dall’essere una mera comodità a diventare un catalizzatore per il coinvolgimento civico, l’empowerment sociale e un mezzo per promuovere l’inclusività nell’era digitale“.

Il Parlamento ha dato il suo via libera definitivo al regolamento con 335 voti favorevoli, 190 contrari e 31 astensioni. Ora dovrà essere formalmente approvato dal Consiglio dei ministri dell’UE per diventare a pieno titolo parte della legislazione comunitaria.

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