PE: INTRODURRE UNA BASE IMPONIBILE COMUNE PER L’IMPOSTA SULLE SOCIETÀ

Obiettivo: trasparenza, coordinamento e convergenza nelle politiche fiscali societarie dell’Unione Il 16 dicembre, alla plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo, sono state presentate delle raccomandazioni alla Commissione europea ai fini dell’introduzione di una proposta legislativa per la base imponibile consolidata comune per l’imposta sulle società.   Sono stati presi come punti di partenza i seguenti
Obiettivo: trasparenza, coordinamento e convergenza nelle politiche fiscali societarie dell’Unione

Il 16 dicembre, alla plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo, sono state presentate delle raccomandazioni alla Commissione europea ai fini dell’introduzione di una proposta legislativa per la base imponibile consolidata comune per l’imposta sulle società.

 

Sono stati presi come punti di partenza i seguenti assunti:  :  

  • la facoltà di legiferare in materia di tassazione delle società spetta agli Stati membri;
  • un maggiore coordinamento delle politiche fiscali nazionali è l’unico modo per affrontare i problemi dell’erosione della base imponibile e del trasferimento degli utili (Base Erosion and Profit Sharing, BEPS), nonché della pianificazione fiscale aggressiva;
  • una base imponibile consolidata comune e obbligatoria per l’imposta sulle società a livello di Unione (Common Consolidated Corporate Tax Base, CCCTB) costituirebbe un importante passo in avanti per la risoluzione dei problemi connessi alla pianificazione fiscale aggressiva nell’Unione;
  •  l’obiettivo finale è una CCCTB completa e obbligatoria, eventualmente con un’esenzione temporanea per le PMI e per le società senza alcuna attività transfrontaliera, e un metodo di ripartizione mediante formula basato su una combinazione di obiettivi variabili.

 

Il primo passo da intraprendere entro giugno 2016 dovrebbe essere l’introduzione di una base imponibile comune per l’imposta sulle società obbligatoria, ma non consolidata (Common Corporate Tax Base, CCTB).

 

Il secondo, al più tardi entro la fine del 2017, una CCCTB obbligatoria, tenendo in considerazione le diverse opzioni (ad esempio, il calcolo dei costi per includere le PMI e le società che non operano a livello transfrontaliero).

 

La CCCTB dovrebbe fondarsi su una formula di ripartizione che rispecchi le attività economiche reali delle società, senza avvantaggiare indebitamente determinati Stati membri.

 

Durante il periodo transitorio compreso tra l’introduzione della CCTB obbligatoria e quello di una piena CCCTB, è opportuno adottare una serie di misure volte a ridurre il trasferimento degli utili (principalmente mediante i prezzi di trasferimento), compresa almeno una proposta legislativa anti-BEPS.

 

La Commissione dovrebbe valutare, inoltre, in che misura occorre elaborare un unico insieme di principi contabili generalmente accettati nell’ottica di preparare i dati contabili di base da utilizzare ai fini della CCCTB.

 

Qualsiasi proposta, che sia relativa all’istituzione di una CCTB o di una CCCTB piena, dovrebbe includere una clausola antielusione.

 

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