Pmi, politiche regionali ad hoc

La Commissione Regi del Parlamento Ue mette a fuoco gli obiettivi per rendere più efficace la competitività delle piccole e medie imprese Accesso al credito semplificato, supporto e informazione per l’accesso ai fondi europei con una particolare attenzione alla specificità delle microimprese, inclusione dei principi dello Small Business Act (Think small first e Only once)
La Commissione Regi del Parlamento Ue mette a fuoco gli obiettivi per rendere più efficace la competitività delle piccole e medie imprese

Accesso al credito semplificato, supporto e informazione per l’accesso ai fondi europei con una particolare attenzione alla specificità delle microimprese, inclusione dei principi dello Small Business Act (Think small first e Only once) nei programmi operativi nazionali e regionali, una maggiore autonomia delle autorità locali nella gestione dei fondi strutturali. Sono alcuni dei punti contenuti nella relazione sull’attuazione dell’obiettivo “promuovere la competitività delle PMI”, esaminata lo scorso 16 febbraio dalla commissione per lo sviluppo regionale (REGI) del Parlamento europeo.

 

Il documento rientra nell’ambito dell’obiettivo tematico n. 3 (OT3) all’articolo 9, paragrafo 3 del Regolamento sulle disposizioni comuni, che disciplina, tra gli altri, il Fondo europeo di sviluppo regionale, il Fondo sociale europeo e il Fondo di coesione, e che concorre alla realizzazione della strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva.

 

Tema centrale della relazione, il ruolo della politica di coesione nello sviluppo della competitività delle PMI europee, di cui il documento sottolinea il contributo fondamentale per la ripresa economica.  Come rivela infatti il rapporto annuale 2014/2015 della Commissione, le PMI europee (le imprese con meno di 250 lavoratori dipendenti, un fatturato annuo massimo di 50 milioni di euro e/o un totale di bilancio annuo non superiore a 43 milioni), nel 2014 hanno contribuito per il 71,4% all’aumento dell’occupazione nel settore delle imprese non finanziarie, coinvolgendo quasi 90 milioni di lavoratori (67% dell’occupazione totale) e generando il 58% del valore aggiunto del settore. Infine, il rapporto mette in luce come, su 23 milioni di PMI, la maggior parte (93%) siano microimprese con meno di 10 dipendenti.

 

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