Presentate le previsioni economiche di primavera

Commissione europea: “Rara una tale congiuntura di fattori positivi”. Ma la ripresa è ancora debole. Investimenti, riforme e consolidamento di bilancio per rafforzarla Il 21 maggio il commissario per gli aiuti umanitari e le gestione della crisi è intervenuto in plenaria, a nome del commissario Moscovici, per presentare i tassi di crescita nell’UE e le
Commissione europea: “Rara una tale congiuntura di fattori positivi”. Ma la ripresa è ancora debole. Investimenti, riforme e consolidamento di bilancio per rafforzarla

Il 21 maggio il commissario per gli aiuti umanitari e le gestione della crisi è intervenuto in plenaria, a nome del commissario Moscovici, per presentare i tassi di crescita nell’UE e le previsioni economiche di primavera 2015, pubblicate dalla Commissione europea il 5 maggio.

Le previsioni a medio termine registrano un miglioramento, testimoniato dall’aumento del PIL dello 0,4% nel primo trimestre del 2015 rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. La ripresa coinvolge tutta l’Europa, nonostante ci siano differenze tra Paesi, grazie alla combinazione di diversi fattori positivi: il declino dei prezzi del petrolio, la costanza della crescita mondiale, il deprezzamento dell’euro, politiche economiche favorevoli nell’Unione e, non da ultimo, il quantitative easing della BCE. Tuttavia, come sottolinea il commissario, ci sono delle debolezze soggiacenti, che potrebbero mettere a rischio la ripresa: ad esempio, il permanere di problemi finanziari e occupazionali, l’aumento del livello di prestito in alcuni Paesi, la riduzione del potenziale di crescita economica e i rischi geopolitici connessi al conflitto russo-ucraino.

Gli europarlamentari intervenuti al dibattito hanno riconosciuto l’affermarsi della ripresa, ma hanno sottolineato che esistono grandi incognite per il futuro, collegate ad esempio alla Russia, alla Grecia o alle mancate grandi riforme in alcuni grandi Stati. Hanno inoltre ribadito che servono riforme, ad esempio per una maggiore occupazione, e un grande piano di investimenti, ma anche meno burocrazia e più attenzione alle imprese. Non sono mancati interventi in pieno dissenso con la Commissione, da chi considera che le previsioni di primavere e i loro dati positivi non corrispondano alla realtà.

In conclusione, il commissario ha ammesso che il retaggio della crisi continuerà ancora a farsi sentire, ma ha anche affermato che l’Europa raramente ha vissuto una tale congiuntura positiva. Perché la ripresa diventi permanente, ribadisce le tre priorità economiche della Commissione Juncker: investimenti, riforme strutturali e consolidamento di bilancio.