Professioni qualificate, crescono le opportunità di impiego

La Commissione Ue analizza le tendenze e le competenze richieste nei mercati del lavoro europei Il risultato principale che si evince dalla seconda edizione della relazione europea 2014 sul reclutamento e le opportunità di lavoro, pubblicata il 23 giugno dalla Commissione europea, è che le professioni altamente qualificate offrono sempre più opportunità di impiego, mentre
La Commissione Ue analizza le tendenze e le competenze richieste nei mercati del lavoro europei

Il risultato principale che si evince dalla seconda edizione della relazione europea 2014 sul reclutamento e le opportunità di lavoro, pubblicata il 23 giugno dalla Commissione europea, è che le professioni altamente qualificate offrono sempre più opportunità di impiego, mentre i lavoratori meno qualificati incontrano difficoltà crescenti. Tra le occupazioni con una maggior crescita a livello di numero di dipendenti, compaiono diverse tipologie di lavoro professionale, in particolare per quanto professioni sanitarie e ingegneristiche.

Altri dati importanti messi in luce dalla relazione sono: il tasso medio europeo di occupazione è diminuito dal 2.6% dal 2008 al 2012; l’attività di reclutamento mostra solo una ripresa parziale (dal 2008 al 2012 i posti vacanti sono diminuiti del 19% e le assunzioni del 14%); i giovani con qualifiche di basso livello alla ricerca di un lavoro hanno risentito maggiormente della crisi; i contratti temporanei e non standard sono aumentati; la quota di assunzioni di persone con basse qualifiche sta diminuendo. In generale, i paesi che hanno mostrato un maggior deterioramento delle condizioni del mercato del lavoro sono gli stessi maggiormente colpiti dalla crisi europea: Grecia, Spagna, Irlanda, Italia, Portogallo. Per quanto riguarda l’Italia, si segnala in particolare che è aumentato notevolmente il part-time involontario.

La relazione sottolinea la necessità di implementare iniziative politiche per sostenere quanti sono alla ricerca di un impiego, e in particolare per: migliorare l’intelligenza del mercato, focalizzandosi sulle competenze richieste; sostenere la transizione dalla scuola al mercato del lavoro e migliorare le competenze dei lavoratori scarsamente qualificati; garantire adeguati formazione e sviluppo di carriera, considerata la flessibilità del mercato del lavoro attuale. Per affrontare questi problemi ci sono già degli strumenti a disposizione, quali la Garanzia per i giovani ma anche i fondi strutturali e soprattutto il Fondo sociale europeo.