Qualifiche, si va verso la deregulation

La DG Mercato interno della Commissione europea ha avviato una mappatura completa sulla regolamentazione delle libere professioni negli stati membri Direttiva qualifiche, atto terzo. La Direzione generale Mercato interno della Commissione europea ha avviato una mappatura completa sulla regolamentazione delle libere professioni nei vari stati membri per chiarire le differenti basi giuridiche nazionali. L’obiettivo auspicato
La DG Mercato interno della Commissione europea ha avviato una mappatura completa sulla regolamentazione delle libere professioni negli stati membri

Direttiva qualifiche, atto terzo. La Direzione generale Mercato interno della Commissione europea ha avviato una mappatura completa sulla regolamentazione delle libere professioni nei vari stati membri per chiarire le differenti basi giuridiche nazionali. L’obiettivo auspicato da Bruxelles è quello di arrivare entro i primi mesi del 2016 ad una vera e propria armonizzazione delle libere professioni in Europa.  È stato il vice capo dell’Unità per la libera circolazione dei professionisti della Dg Mercato interno, Kostantinos Tomaras, ad illustrare alla delegazione di Confprofessioni, giunta a Bruxelles lo scorso 8 aprile, il percorso di attuazione della direttiva tra progressi e criticità.

Come noto, la direttiva 2013/55/EU, adottata alla fine dello scorso anno, punta a rimuovere gli ostacoli alla libera circolazione dei professionisti all’interno dell’Unione. Tuttavia, nonostante la Commissione spinga per il reciproco riconoscimento delle professioni in Europa, non esiste una soluzione univoca. Il principale scoglio della direttiva qualifiche riguarda il gap legislativo esistente tra i diversi Paesi. Se, infatti, alcune attività sono regolamentate rigidamente in alcuni Stati, in altri non vengono neppure disciplinate o qualificate come professioni. Il panorama europeo delle professioni si presenta, dunque, assai vasto e articolato e senza un approfondimento completo ed esaustivo sugli impianti legislativi nazionali in materia di professioni, “gli obiettivi della direttiva qualifiche rimarrebbero lettera morta”, ha spiegato Tomaras alla delegazione di Confprofessioni.

L’orientamento della Commissione è quello di verificare se la regolamentazione di una determinata professione in un determinato Paese possa essere giustificata. Grazie alle informazioni fornite dagli Stati membri, la Dg Mercato interno punterà la sua lente non solo sulle caratteristiche generali delle professioni, ma metterà a fuoco anche i requisiti formativi, le modalità operative, i modelli societari, l’esercizio transfrontaliero e, naturalmente, eventuali restrizioni all’accesso. Un’indagine a tappeto che comunque terrà conto dei differenti rilievi di responsabilità civile e penale in capo ai professionisti che operano nel campo della sicurezza, della salute e del più generale interesse pubblico.

La mole di lavoro è notevole, ha confermato Tomaras illustrando il crono-programma della Commissione. La prima fase della mappatura si svolgerà tra giungo e dicembre 2014, dove verranno passate ai raggi X le attività di servizi (istruttori di guida, ottici, elettricisti); settore edile (ingegneri e architetti), vendite al dettaglio e agenti immobiliar. Il secondo step, che dovrebbe concludersi entro il 2016, riguarderà invece le professioni legate all’educazione e formazione, intrattenimento, salute, network, settore pubblico e turismo. Al termine della prima mappatura, ha concluso Tomaras, verrà organizzato un incontro tra i Paesi coinvolti nella mappatura e la Commissione europea per una prima verifica sulle diverse posizioni emerse e per valutare l’efficacia dei risultati raggiunti.