RISCHIO AL RIBASSO PER LA CRESCITA

L’importanza di ristabilire la fiducia e di utilizzare la flessibilità per gli investimenti produttivi Nel pomeriggio del 22 settembre Mario Draghi, presidente della Banca centrale europea, ha incontrato i deputati della commissione per i problemi economici e monetari del Parlamento europeo nel contesto del consueto Dialogo monetario. La ripresa economica nei Paesi dell’Eurozona ha perso
L’importanza di ristabilire la fiducia e di utilizzare la flessibilità per gli investimenti produttivi

Nel pomeriggio del 22 settembre Mario Draghi, presidente della Banca centrale europea, ha incontrato i deputati della commissione per i problemi economici e monetari del Parlamento europeo nel contesto del consueto Dialogo monetario.

La ripresa economica nei Paesi dell’Eurozona ha perso lo slancio e addirittura rischia il ribasso: ciò è quanto emerge dai dati analizzati per il secondo trimestre del 2014. Il tasso d’inflazione è sceso allo 0,4% nello scorso agosto, a causa dell’alto livello di disoccupazione e della diminuzione della domanda. Tale situazione si protrarrà nei prossimi mesi, prima che il tasso d’inflazione ritorni a crescere nel 2015. È necessario porre fine al declino, supportando la domanda interna con una politica monetaria accomodante e con delle riforme strutturali in grado di sostenere gli investimenti privati e contrastare la minaccia data dall’alto livello di disoccupazione, da una crescita debole del credito e da una situazione geopolitica instabile. Occorre ripristinare la fiducia nell’economia reale e nel sistema bancario, creando condizioni di finanziamento tali da favorire la ripresa della domanda e riportare il tasso d’inflazione poco al di sotto del 2%.

La BCE, afferma Draghi, ha lottato contro la crisi di fiducia nell’euro e ha fornito e continuerà  fornire alle banche dei finanziamenti a tassi d’interesse agevolati da prestare all’economia reale (TLTRO, Targeted Long Term Refinancing Operations). È necessario, tuttavia, il contributo degli Stati membri affinché le misure adottate dalla BCE abbiano successo: essi devono adottare riforme strutturali, ridurre gli sprechi e la pressione fiscale e impiegare gli spazi di flessibilità previsti dal Patto di stabilità a favore di investimenti produttivi, in caso privi di un margine di bilancio, e nel rispetto delle raccomandazioni europee sottoscritte in sede di Consiglio, nel caso invece ci sia un margine fiscale.

Guarda l’intervento di Mario Draghi.