TESSERA PROFESSIONALE EUROPEA E SISTEMA DI ALLERTA: PRESTO l’ATTO DI ESECUZIONE

Le garanzie della Commissione europea e le preoccupazioni del Parlamento Il 6 maggio, la commissione Mercato interno del Parlamento europeo ha esercitato il proprio diritto di controllo legislativo sul futuro regolamento di esecuzione della Commissione sulla procedura per il rilascio della Tessera professionale europea e l’applicazione di un sistema di allerta, come previsto dalla direttiva
Le garanzie della Commissione europea e le preoccupazioni del Parlamento

Il 6 maggio, la commissione Mercato interno del Parlamento europeo ha esercitato il proprio diritto di controllo legislativo sul futuro regolamento di esecuzione della Commissione sulla procedura per il rilascio della Tessera professionale europea e l’applicazione di un sistema di allerta, come previsto dalla direttiva 2005/35/CE sulle Qualifiche professionali. A due anni dal raggiungimento del compromesso, e a circa sei mesi dal termine per il recepimento della direttiva, la Commissione sta lavorando agli atti di esecuzione per l’attuazione di questi due nuovi strumenti, la tessera professionale (European Professional Card, EPC) e il meccanismo di allerta.

La tessera professionale, spiega la direttrice Servizi della DG GROW Claire Bury, non sarà una vera tessera plastificata, bensì un certificato elettronico, e migliorerà e accelererà il processo di riconoscimento delle qualifiche attraverso l’utilizzo del preesistente sistema IMI. Mentre alcuni Paesi già lo utilizzano, altri dovranno completare i lavori tecnici necessari per procedere all’attuazione entro gennaio 2016. Nonostante la procedura sia semplificata, garantisce Bury, gli Stati membri manterranno le loro competenze e non verranno alterati gli elementi di base della responsabiltà. La selezione delle professioni che sperimenteranno la tessera è basata sulle tre condizioni enunciate all’art. 4 bis della direttiva 2005/36/CE (significativa o significativa potenziale mobilità, sufficiente interesse delle parti ed esistenza di regolamentazione in diversi Paesi). Dall’iniziale gruppo di sette, le due professioni degli ingegneri e dei dottori sono state escluse, si dispiace Bury, citando un mancato sostegno da parte degli Stati. Una volta verificato che il sistema funzioni bene per questo gruppo pilota, tra 18 mesi o due anni si potrà estendere la tessera ad altre professioni.

L’altra faccia è costituita dal sistema di allerta, che permette di diffondere velocemente e facilmente le informazioni tra Stati membri. Tale meccanismo interverrà in particolare per le professioni collegate alla salute, all’infanzia o ai settori in cui è più frequente la falsificazione dei diplomi. Nella predisposizione di questo strumento, la Commissione sta prestando particolare attenzione alla protezione dei dati.

La presidente di commissione ha voluto evidenziare la sua preoccupazione per il settore medico e la salute dei pazienti, sottolineando la necessità di avere qualche sorta di garanzia del paese di origine nei confronti del paesi ospitante. Se ci sono problemi per i pazienti e per le autorità competenti, ha affermato, allora c’è un problema anche per il Parlamento europeo.