Transizione Verde e Digitale, l’Impatto sull’occupazione in Europa

Jürgen Siebel, e Antonio Ranieri: «L’Europa si trova a un bivio»

Nel prossimo futuro, ci sarà un rapido cambiamento nel panorama lavorativo europeo, poiché l’Unione Europea mira a ridurre velocemente le emissioni di carbonio e a promuovere un’economia incentrata sul digitale. Infatti, l’obiettivo dell’UE è abbassare le emissioni di carbonio del 55% – rispetto ai livelli del 1990 – entro il 2030, per diventare il primo continente climaticamente neutro. Ciò porterà all’emergere di nuove opportunità lavorative di alta competenza nelle industrie green in crescita, mentre ci si aspetta una diminuzione dell’occupazione nei settori del petrolio, del gas e dell’agricoltura.

 

Pertanto, l’UE necessita di una rivoluzione delle competenze che sia anche sostenuta dalle tecnologie digitali. Infatti, Secondo la relazione «Skills in Transition: the way to 2035» (Competenze in transizione: il percorso verso il 2035), elaborata nel 2023 dal Centro europeo per lo sviluppo della formazione professionale (Cedefop), la forza lavoro che invecchia non viene sostituita allo stesso ritmo dai lavoratori più giovani, che ora trascorrono più anni nell’istruzione. Diventa dunque fondamentale aumentare la partecipazione dei lavoratori mediamente qualificati, in particolare le donne, per occupare i posti vacanti. Secondo la suddetta relazione, è cruciale investire nella formazione per supportare i lavoratori nelle industrie e nelle aree geografiche in declino, affinché possano acquisire competenze necessarie per adattarsi alla transizione verso un’economia più sostenibile.

 

In aggiunta, un’economia più sostenibile troverà supporto nei posti di lavoro legati all’alta tecnologia: il Cedefop prevede infatti un aumento significativo delle posizioni lavorative nel campo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione fino al 2035, nonostante si preveda una riduzione dell’occupazione digitale a causa dell’implementazione di processi automatizzati. A tal proposito, le nuove assunzioni si prospettano impegnative, sia a causa della complessità nel migliorare le competenze digitali dei dipendenti che occupano posizioni di livello medio e basso, sia per la carenza di giovani con le competenze richieste per le posizioni più avanzate.

 

Per affrontare queste sfide, è essenziale elaborare un piano strategico che integri l’istruzione, la formazione e le politiche del mercato del lavoro, puntando sull’incremento delle competenze digitali e STEM e sostenendo l’istruzione e la formazione professionale. Quindi, è fondamentale coinvolgere attivamente i datori di lavoro e i responsabili politici a livello locale e nazionale. Infine, è necessario prevedere con attenzione le future esigenze sulle competenze e identificare le lacune esistenti per garantire una preparazione adeguata alle sfide del mercato del lavoro in evoluzione.

 

Jürgen Siebel, direttore esecutivo del Cedefop, e Antonio Ranieri, capo dipartimento per l’IFP (Istruzione e Formazione Professionale) hanno affermato: “Sebbene sia sempre più difficile prevedere quali cambiamenti ci attendano, è anche sempre più evidente che le scelte di attuazione delle politiche che faremo in questo decennio determineranno come sarà il futuro.”

 

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