Accesso agli incentivi pubblici, strada stretta per la piena parità

Il disegno di legge di revisione degli incentivi approvato dal Senato, ora alla Camera, preoccupa il presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella. Se da un lato sembra chiarito che i professionisti non possono essere esclusi, dall’altro si aggiunge che l’accesso agli incentivi è limitato a “presupposti” non specificati. «È importante che sia stata aperta una strada, ma questa formula generica va corretta: i professionisti devono essere sempre ammessi in automatico», ha dichiarato Stella a Il Sole 24 «Le risorse attuali vanno ripartite tra imprese e autonomi, anche con plafond per categoria»

Il riordino delle agevolazioni previsto dalla legge delega dovrà aprire anche ai professionisti le misure ora riservate alle aziende, ma non in automatico: resta il nodo dell’iscrizione al Registro imprese

di Valeria Uva – Il Sole 24 Ore (25 settembre 2023)

 

Un primo passo verso il pieno e libero accesso agli incentivi pubblici garantito ai professionisti. A compierlo è il disegno di legge di revisione degli incentivi (AC 1406), appena approvato dal Senato e ora alla Camera.

Si tratta di una legge delega che vuole mettere ordine e razionalizzare il sistema degli incentivi alle imprese italiane. Ma che contiene tra i suoi principi guida anche una norma (fortemente voluta dal sottosegretario per le Imprese e il Made in Italy Massimo Bitonci) che potrebbe aprire ai professionisti nuovi sostegni. In fase di attuazione, infatti, la riforma degli incentivi dovrà garantire il principio secondo cui «la qualificazione di professionista non osta alla possibilità di usufruire di specifiche misure incentivanti ove ne ricorrano i presupposti e ove previsto».

Da un lato si chiarisce che i professionisti non possono essere esclusi da qualsiasi forma di incentivo, dall’altro, però, si aggiunge che l’accesso non sarà sempre garantito, ma, al contrario, limitato a non meglio specificati «presupposti» e, con una formula ancora più generica, «ove previsto».

Tutto sta quindi a capire se i decreti di attuazione della legge amplieranno o restringeranno nei fatti questo accesso. È già preoccupato il presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella: «È importante – dice – che sia stata aperta una strada, ma questa formula generica va corretta: i professionisti devono essere sempre ammessi in automatico». E per Stella questo si può fare senza nuovi stanziamenti: «Le risorse attuali vanno ripartite tra imprese e autonomi, anche con plafond per categoria»… continua a leggere